Omicidio Boiocchi, gli inquirenti indagano: la pista ultrà rimane remota
È morto sabato sera mentre stava tornando nella sua casa casa in via Zanzottera a Figino Vittorio Boiocchi, uno degli storici capi della Curva Nord dell’Inter. Un agguato veloce nonostante Boiocchi fosse un bersaglio facile, abitudinario. Un piano organizzato rapidamente, approfittando del fatto che sabato sera Boiocchi sarebbe rientrato a casa prima del match come le prescrizioni della sorveglianza speciale gli ordinavano. Nonostante le sua “fama” ultimamente fosse cambiata.
Per gli inquirenti la pista ultrà è molto remota. Anche perché il 69enne si muoveva ormai in più campi: dalle estorsioni al piccolo traffico di droga, dalla mala ai contatti con i clan calabresi della 'ndrangheta. Chi ha sparato, a Boiocchi, secondo gli inquirenti, vive nel milieu criminale e ha avuto un motivo preciso per uccidere. A riferirlo è il Corriere della Sera.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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