Moratti: "Ronaldo nel '98 era baciato da Dio. Ibrahimovic un tipo speciale"
Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport nella quale è tornato a parlare del passato: "Quando rilasciai delle dichiarazioni nel '94 mi piaceva pensare a come sarebbe potuto essere. Prendere l'Inter non era nemmeno tra le intenzioni, allora. Come avrei fatto, chi avrei venduto, chi avrei comprato... C'è da dire che le cessioni non mi venivano bene... Però Ronaldo e Ibrahimovic furono grandi operazioni, autentici investimenti. Gli opposti".
L'ex numero uno nerazzurro descrive dunque questi due campioni: "Ronaldo del '98 non è descrivibile con accenti umani, era baciato da Dio. Ibrahimovic è un tipo davvero speciale, molto simpatico. Lui era il capo, la squadra doveva riconoscerne la leadership, dava anche ottimi consigli. Si sentiva un dio in terra anche a 25 anni". Poi si prosegue con gli aneddoti, uno su tutti il gesto dell'ombrello durante un derby: "Era per Pirlo - dice Moratti - non per Ronaldo. Ed eravamo sul 2-1. Lo feci dopo una punizione di Pirlo".
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