Moratti ricorda il 5 maggio 2002: "Mi sentivo in colpa verso i tifosi"

Moratti ricorda il 5 maggio 2002: "Mi sentivo in colpa verso i tifosi"TUTTOmercatoWEB.com
venerdì 20 agosto 2021, 14:51News
di Alessandra Stefanelli

Il presidente dell’Inter Massimo Moratti si racconta nel corso di ‘Simpatico’, uno speciale in tre episodi realizzato da DAZN. Sul 5 maggio 2002: 'La sveglia del 6 maggio è quella in cui dici che è successo qualcosa di inaspettato e terribile, all'ultimo minuto e anche per colpa nostra, per nostra incapacità di affrontare l'ultimo ostacolo - ha esordito -. Mi sentivo in colpa verso i tifosi. La sicurezza della mia squadra mi aveva fatto arrabbiare, perché erano convinti che l’impegno fosse facile. Mi ricordo che molti hanno festeggiato prima l'eventuale vittoria e la cosa non mi è piaciuta moltissimo. Feci il grave errore di non scendere negli spogliatoi tra primo e secondo tempo, ma perché ero avvilito in maniera terribile. E infatti finì con la Lazio che passeggiando ci batté 4-2. A Roma vedi bene le panchine, quindi vedevi Ronaldo disperato e gli altri giocatori che consideravano questa partita come un ostacolo insuperabile. Siamo passati dall'eccessiva sicurezza alla disperazione. Questo mi ha aiutato a capire che dovevo solo chiedere scusa. Così ho fatto e abbiamo fatto tutti, tutta la squadra”.

E ancora: “Quando tocchi il fondo c'è qualcosa che ti spinge e ti dice che da adesso in poi andrà certamente tutto bene. Quel periodo ho saputo anche apprezzarlo. È una preoccupazione costante ma a cui ti abitui e viene lenita dal fatto che hai una grande passione”.