Mazzarri fa notare: "Il 3-5-2 dell'Inter lo faccio da anni. Guardiola ha studiato il mio Napoli"

L'ex allenatore di Inter e Napoli, Walter Mazzarri, nel corso dell'intervista rilasciata a Tuttosport ha parlato anche di un aspetto tattico legato al suo sistema di gioco prediletto, il 3-5-2: "Se credo ancora nella difesa a 3? Sì. Quella che ha usato l’Inter fino a qualche domenica fa, con i quinti che si buttano dentro, la faccio da anni. È il sistema che conosco meglio. Ma non ho problemi con altri schemi: i moduli li fanno i calciatori".
Poi aggiunge: "Quello che facevo con il mio Napoli, l’Inter lo ha riproposto con Inzaghi. Finché attacchi, difendi: è un principio in cui credo molto. L’ultima squadra che ho allenato dall’inizio alla fine, il Torino, ha sfiorato un miracolo. Anche col Napoli, a Riad, quando abbiamo battuto la Fiorentina, non abbiamo praticamente subito un tiro in porta e abbiamo segnato tre gol. E con l’Inter abbiamo giocato in dieci, ma nel primo tempo meritavamo di vincere e abbiamo perso ingiustamente. Possiamo andare più indietro nel tempo, alla Reggina: giocavo col 3-4-3, un calcio offensivo con due esterni e tre attaccanti. Non è un caso se Bianchi e Amoruso segnarono quasi venti gol a testa. Eravamo una squadra che piaceva e veniva studiata. E parliamo di vent’anni fa".
Su alcuni cliché che lo hanno accompagnato nel corso della sua carriera, come il fatto di essere visto come un tecnico difensivista: "Se hanno influenzato la mia carriera? Credo sia un errore, una sciocchezza. Guardiola ha studiato il mio Napoli, ha elogiato il mio sistema. Nella stagione dei 63 punti con il Torino, eravamo primi per recuperi palla nella metà campo avversaria. Non abbiamo chiuso lontano dalla Champions, e attaccavamo sempre con almeno cinque uomini, anche contro difese schierate a quattro".
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