Masala: "Milan e Inter, è ora di cambiare marcia anche sul mercato"
"Supercoppa o Super-toppa?": è questa la domanda da cui parte Andrea Masala, nella sua analisi sulle criticità dei progetti di Milan e Inter dalle colonne della Gazzetta dello Sport. I club vincitori degli ultimi scudetti, si legge, rischiano di rassegnarsi a campare di ricordi e trofei di seconda fascia. Entrambe sono in corsa, ma hanno faticato in Coppa Italia e non sembrano in condizione. A febbraio e marzo dovrà avvenire la svolta, ma anche sul mercato le cose non funzionano: "L’attuale traguardo principale è la sostenibilità economica. Tutto ineccepibile, ma asettico: qualcosa sul campo bisogna pure realizzarla, come si aspettano gli appassionati. Già che ci siamo, ci sta un giro in Piazza Affari, luogo iconico per chiunque passi da Milano, dove campeggia il famoso dito medio ideato da Maurizio Cattelan. La curiosa scultura, soprattutto per le frange ipercritiche, potrebbe essere rivolta alle milanesi imbruttite, che nell’ultimo mercato hanno infilato diversi flop. Il Milan ha puntato su De Ketelaere, che gira a vuoto senza meta e senza gol. Leao, Theo Hernandez e Maignan sono stati ottimi investimenti, ma non sempre il miracolo riesce. Come evidenziano gli ingaggi di Origi, Adli, Dest e Vranckx, figure che non lasciano traccia. Pioli si ritrova con un organico che soffre del pesante scarto tra titolari e riserve, con Giroud che a 36 anni fa gli straordinari e Ibra che forse è pronto per un altro Sanremo".
Il giornalista poi prosegue: "Sulla sponda Inter, non va tanto meglio. L’operazione Lukaku, che sembrava una genialata, non decolla. Anzi, diventa un dossier spinoso. Anche la vicenda del rinnovo di Skriniar prende una brutta piega: per il capitano tira aria di addio a incasso zero. I rinforzi non incidono: tra Asllani e Bellanova siamo al “vorrei ma non posso”, al suo secondo anno in nerazzurro Correa sembra già a fine corsa. Inzaghi si arrabatta alla ricerca di una quadratura che sembra una tela di Penelope: non dà l’impressione di poter spingere la macchina a pieni giri". E allora, qual è la soluzione: "Cardinale e Zhang si concentrino anche sull’aspetto sportivo. La città si propone di far viaggiare tutti a 30 all’ora. Milan e Inter puntino al contrario: diano una bella accelerata, in campo e sul mercato, degna di chi ha collezionato dieci Champions. Con il massimo rispetto per le SuperCoppe".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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