Mancini: "Abbiamo fatto felici 60 milioni di italiani con l'Europeo. Oriali resta qui"
Roberto Mancini, ct dell'Italia, è intervenuto in conferenza stampa in vista dell'impegno di giovedì a Firenze contro la Bulgaria. Queste alcune delle sue dichiarazioni: "Nulla è cambiato. La nostra vita proseguirà e il nostro lavoro anche. Abbiamo vinto l'Europeo, abbiamo fatto felici noi stessi e 60 milioni di italiani. Questo è ciò che ci ha resi orgogliosi, il fatto di aver dato felicità a tutte queste persone. Dal bambino di 3-4 anni alla persona di 85, sono stato davvero felice per ciò che abbiamo fatto e questa è stata la cosa più bella per noi".
E' diventato un traino anche per gli allenatori della Serie A.
"Io non credo sia così. Bisogna giocare bene per divertire e divertirsi, ma si può vincere anche in tanti altri modi. Ci sono state tante vittorie importantissime dove le squadre hanno vinto anche giocando in modo diverso. Il nostro è un buon gruppo, affiatato, e con qualità enorme e questa è la base. Poi ogni allenatore gioca a modo suo e con le sue idee".
Sentite di avere una responsabilità nel momento in cui tanti campioni stanno andando via dalla Serie A?
"La Nazionale può sempre essere un modello, almeno deve sempre provarci. I giocatori italiani hanno qualità enormi e bisogna solo dare loro la possibilità di giocare. A volte si punta sui campioni stranieri affermati, ma i giocatori italiani danno sempre garanzie".
La Serie A s'è impoverita e la Nazionale è un po' la foglia di fico a suo avviso?
"Chi è andato via e ha fatto benissimo in questi anni, sono giocatori che hanno fatto benissimo e presi da squadre estere economicamente più forti. Ma in Italia si sono riaffermati ed è chiaro che è un peccato perderli. Anche perché gli italiani possono imparare da questi calciatori. E' un dispiacere vederli andar via, ma ci sono giocatori giovani italiani che possono avere grande futuro, sia nelle squadre che in Nazionale".
Ci sono anche quest'anno tantissimi stranieri, anche debuttanti. E' la Serie A che si aspettava?
"Non lo so, bisogna sempre entrare in ogni singola situazione e io non conosco tutto, non saprei. Da giocatore ho vissuto una situazione simile alla Sampdoria, Mantovani comprò giocatori giovani italiani e si arrivò allo Scudetto. In ogni squadra italiana secondo me deve esserci una buona base di giocatori italiani, poi se ci aggiungi stranieri buoni meglio... Ma sono situazioni singole, difficili da giudicare. Ho letto ad esempio di Matteo Ricci, noi lo convocammo a marzo e ci fece una grande impressione e fino a ieri era senza squadra... E' difficile dare valutazioni, noi l'avevamo chiamato e ci fece un'ottima impressione. Uno non conosce tutte le situazioni, è chiaro che dispiace, ma per fortuna ora ha trovato la squadra".
Quanta voglia ha Oriali di essere qui? Vialli?
"Credo Lele arrivi stasera o domani, Vialli mercoledì. Saranno entrambi qui".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati