Luigi Prisco: "Quest'Inter simile a quella di Trapattoni. Il più interista? Dico Barella"

Luigi Prisco, figlio di Peppino Prisco, è stato ospite a "Cominciamo Bene" programma in onda su Radio Nerazzurra e ha parlato di diversi argomenti legati al padre: "Pensate che mio padre io l'ho sempre chiamato Peppino, mai papà. È una cosa insolita ma a mio padre piaceva perché si sentiva come un fratello maggiore".
Come ha festeggiato la vittoria scudetto?
"Mi ero appena vaccinato. Diciamo che mi ha aiutato a superare la reazione del vaccino".
Sull'Inter di quest'anno e se sarebbe piaciuta a suo padre.
"Io e mio padre avevamo in comune la critica contro i profeti del bel gioco. L'Inter è stata spesso accusata di giocare male ma prima o poi l'ha buttata sempre dentro. Quest'Inter mi ricordava molto quella di Trapattoni".
Su Antonio Conte.
"A me piace per un sacco di motivi, soprattutto per la sua professionalità. Mi è piaciuto tantissimo quando si è arrabbiato per i torti arbitrali che abbiamo subito. Lui non era abituato e ha capito cosa vuol dire essere juventini e cosa interisti. Questa per me è molto soddisfacente".
Chi è il più Interista oggi?
"Il più tifoso è Barella. Mi piace tantissimo anche il suo atteggiamento. Un altro è Lukaku: quest'anno si è speso moltissimo, ha sempre giocato e ha spesso triato la carretta".
Su cosa avrebbe pensato suo padre riguardo le proprietà straniere.
"Ci sarebbe stato un problema di comunicazione. Mio padre aveva studiato francese e, oltre a quello, parlava milanese e varesotto, ma l’inglese proprio no. Comunque, una proprietà straniera ben si addice all'Inter, da sempre Internazionale fin dalla sua fondazione".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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