Lingue, culture e idee diverse: è Cina vs Usa, ecco perché uno stadio condiviso è inconcepibile
Gli ultimi anni hanno via via creato un solco tra Inter e Milan che si sta riflettendo anche sulla questione legata allo stadio. Che San Siro fosse il tempio di entrambe le metà le, così come lo era il Duomo, era logico ma quei tempi sembrano non esistere più. Dall’addio di Moratti e Berlusconi in favore di proprietà cinesi e americane, si è creata una guerra fredda tra le vie di Milano. Da dirigenze divise solo da una decina di numeri civici in via Bigli, si è passati ad un rapporto sempre più teso ed incomunicabile.
Se San Siro sembrava il luogo perfetto per unire due tradizioni e tifoserie, oggi un impianto che faccia convivere queste due facce della medaglia sembra inconcepibile. Lingue diverse, culture diverse, idee diverse: forse è meglio abdicare davvero, facendo sì che ognuno si costruisca il proprio impianto, per alimentare il cosiddetto quieto vivere. A riferirlo è La Gazzetta dello Sport.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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