Licari: "Senza Lukaku sarà l'intera Serie A più povera, non solo l'Inter"

L'intera Serie A ha messo gli occhi sul 'caso' Lukaku: il belga è a un passo dall'accettare la maxi offerta del Chelsea e lasciare l'Inter dopo due stagioni culminate con la vittoria dello Scudetto dopo ben 11 anni. Le dichiarazioni d'amore non sono mai mancate ma di fronte a un'offerta del genere è quasi impossibile rimanere impassibili. E così il calcio tecnico-tattico si lega inscindibilmente a quello del bilancio, attento a dinamiche ben diverse e a far quadrare i conti prima di ogni cosa, prima di ogni leader o bandiera. Come spiega Fabio Licari nel suo corsivo per La Gazzetta dello Sport, sarà difficile spiegare ai tifosi che dopo l'addio a Conte, dopo il sacrificio Hakimi e la sventura capitata ad Eriksen, è il momento di perdere anche Lukaku.

Big Rom che ha significato l'anima di questa squadra uscita dalle intemperie degli anni precedenti e decisa a voler prendersi la vetta della classifica senza più lasciarla. A pochi mesi dalla conquista del tricolore, l'Inter si sgretola, si ridimensiona: probabilmente Conte è stato lungimirante nel leggere il futuro e la linea societaria e si è dileguato di conseguenza da 'eroe'. Adesso - afferma Licari - i tifosi posso sperare che una parte di quella cifra venga investita su un attaccante di spessore. Ma senza Lukaku è tutta la Serie A che sarà più povera, non soltanto l'Inter.