Lautaro Martinez, l'inossidabile capitano dell'Inter di Istanbul: dalla profezia di Spalletti alla finale di Champions

L'Inter che si prepara ad affrontare il City nella finale di Champions sarà ovviamente guidato da Lautaro Martinez: anche senza fascia - se dovesse giocare Brozovic sarà lui il capitano - il Toro avrà il compito di trascinare la squadra come fatto già molte volte in stagione. La Repubblica, nell'edizione odierna, lo soprannomina "L'inossidabile": "71 partite giocate in questa stagione, 54 delle quali senza pause, 5.164 minuti in campo, 72 minuti di media a partita, 61.710 chilometri di viaggi per 84 ore di trasferte internazionali" sono alcuni numeri che danno la dimensione della stagione disputata dall'argentino oltre i gol, ben 28 fino ad ora. In lui sono riposte molte delle speranze dei tifosi nerazzurri, che 13 anni dopo Zanetti sognano un nuovo argentino ad alzare la coppa e un nuovo bomber albiceleste che decide la finale sulle orme di Milito. Lautaro, beniamino del Principe che lo aiutò a trasferirsi proprio all'Inter nel 2018, è giunto dopo 5 lunghi anni al momento della consacrazione.

Dalla profezia di Spalletti, che quando scoppiò il caso Icardi disse prontamente "Al suo posto c’è uno altrettanto forte, si chiama Martinez" alla stagione più titolata della sua carriera - Supercoppa, Coppa Italia e Mondiale - con una finale di Champions da giocare. Ne ha fatta di strada Lautaro.