La Superlega è tornata, in dieci punti: spazio a 60-80 club e alla meritocrazia
La Superlega è tornata e prova nuovamente a cambiare il mondo del calcio. A22 Sports Management, la società che ha preso in carico il progetto, nel quale sono rimasti tre club (Juventus, Barcellona e Real Madrid), ha reso noti oggi i risultati preliminari del dialogo con gli stakeholder di tutta Europa per tentare di riavviare il progetto. Un confronto che ha compreso anche 50 club, visto che il sistema sta rischiando di sgetolarsi, ed ha portato a stilare un decalogo con cui si potrebbe cambiare il mondo del pallone.
Vi riportiamo di seguito i punti. Si parte da una competizione su base ampia e meritocratica (1): più divisioni da 60-80 squadre complessive, con ampi ricavi su tutta la piramide. Una sorta di campionato europeo con promozioni e retrocessioni, che si discosterebbe dunque da Eurolega ed NBA. La Superlega andrebbe ad affiancarsi ai campionati nazionali (2), che restano il fulcro della stagione e andranno rilanciati con dei cambiamenti nel regolamento, volti ad aumentare le risorse. Andrà inoltre migliorata la competività (3), con introiti stabili e sostenibili, ma soprattutto con entrate annuali prevedibili e un miglioramento del format, che prevederebbe 14 partite garantite a stagione. La salute dei giocatori dev'essere al centro del gioco (4), non aumentando il numero di match e promuovendo il dialogo. Club e giocatori non dovranno essere obbligati a partecipare a tornei organizzati da società terze. Il riferimento, chiaro, è al nuovo Mondiale per Club FIFA, osteggiato dall'ECA. La sfida all'UEFA torna, invece, nella richiesta della trasparenza finanziaria (5), con norme che impediranno ai club di andare oltre le proprie disponibilità: salary cap e un limite al budget trasferimenti, con regole di transizione e budget adeguati per le società più piccole.
La Superlega, si prosegue, dovrà essere la miglior competizione calcistica del mondo (6), attraendo le nuove generazioni come succede con lo sport statunitense. Il miglioramento dell'esperienza dei tifosi (7) sarà un focus, con misure supplementari per facilitare le trasferte e nuove infrastrutture. Si procederà anche allo sviluppo del calcio femminile, da inserire al centro della scena e al fianco del calcio maschile, con un aumento dei budget e degli introiti (8) sia a livello professionale che di base. La sostenibilità del sistema sembra al centro della nuova Superlega, che propone maggiori contributi di solidarietà (9) per i piccoli club, almeno 400mln per le società non partecipanti e le cause sociali. Infine, il rispetto del diritto europeo e dell'UE (10). Si cercherà un dialogo costante con le istituzioni europee, senza ricorrere (più) a soluzioni esterne al diritto sportivo e comunitario. La Superlega prova a rilanciarsi così. Ripartirà il dialogo con l'UEFA, magari arrivando a una situazione comune?
"Presentiamo i risultati preliminari della prima fase del nostro dialogo, che è stato onesto, diretto e costruttivo [...] Abbiamo distillato il feedback in dieci principi, che dovrebbero definire il quadro di una futura competizione europea per club", afferma Bernd Reichart. pic.twitter.com/oiA8crsrY0
— A22 Sports (@A22Sports) February 9, 2023
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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