La griglia Champions di Capello: "Inter da finale, ma attenzione alla Juve anche in Europa"

La griglia Champions di Capello: "Inter da finale, ma attenzione alla Juve anche in Europa"TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 29 agosto 2024, 14:00News
di Daniele Najjar

Fabio Capello, ex tecnico di Roma, Milan, Juventus e Real Madrid, ha rilasciato una intervista a La Gazzetta dello Sport oggi in edicola nella quale si è soffermato a parlare della nuova Champions League, stilando la sua griglia di partenza per le italiane e non solo.

Riepiloghiamo: Madrid, City, Inter e Arsenal.

"Si, poi il Psg in costruzione: ha perso Mbappé e quindi l’aspettiamo al varco, però ha uno stile proprio e può raggiungere grandi risultati. E potrebbe essere maturato il Bayer Leverkusen, tra i tedeschi il rivale più pericoloso. Hanno vinto il titolo e sono in un processo di crescita molto interessante".

E il Bayern?

"Non mi dà grande fiducia. Non la vedo come prima, compatta e unita. Mi pare un po’ sciolta. Poi magari Kompany riuscirà dove altri non sono riusciti. Siamo a inizio stagione, con pochi indizi, allenatori e giocatori nuovi, alcuni arrivati da poco o non scesi in campo. Penso al Milan".

Perché?

"Speriamo che Fonseca riesca a trovare la quadratura necessaria perché finora si è visto molto disordine e molta poca volontà da parte dei giocatori. Ci sono delle partite nelle quali lo spirito di squadra e la voglia di lottare sono fondamentali, e queste cose non sono ancora apparse nel Milan".

Le altre italiane?

"Non mi aspettavo tanto avanti la Juventus, coi nuovi così integrati nella mentalità dell’allenatore, si vede già la mano di Thiago Motta. Quello juventino è un cantiere aperto, e la cosa ripeto vale per tante altre squadre, ma stanno lavorando molto rapidamente. Non abbiamo ancora visto Koopmeiners, Conceiçao e Nico Gonzalez, Thuram e Douglas Luiz solo in parte… Se continua a crescere devono stare attenti tutti, anche in Europa".

L’Atalanta?

"Non c’è più niente da scoprire: è un pericolo costante per chiunque. Convinzione, voglia, qualità, allenatore, società, c’è tutto per far bene. Difficile dire dove può arrivare, l’unica certezza è che vuole essere protagonista e ha i mezzi per esserlo".

Il Bologna?

"Lo vedo più indietro ma ci può stare, non si può pretendere più di tanto".