Maicon e la guerra al Camp Nou: "Mourinho capì subito che fare: dopo l'espulsione..."
Nel corso dell'intervista rilasciata alla redazione de L'Interista, l'ex bandiera nerazzurra Douglas Maicon ha avuto modo di ripercorrere alcuni indimenticabili ricordi di serate vissute con l'Inter.
Su tutte, ovviamente, la finale di Madrid e la "guerra" al Camp Nou, contro il Barcellona. Di seguito ne leggiamo uno stralcio:
Madrid su tutti, ma i ricordi esaltanti a Milano sono tanti...
"Tantissimi, è vero, ma la serata di Madrid... Mamma mia! Ripensarci ora che ne parlo con te mi fa venire i brividi. Il fatto è che non c'era solo la finale di Champions, quella sera per noi aveva moltissimi significati".
Per esempio?
"Eravamo arrivati fino a lì e sugli spalti c'erano tutte le nostre famiglie, tutte le persone a cui volevamo più bene, capisci? Non sai mai nella vita se ti possa capitare un momento del genere ed in quel momento era una cosa enorme per me".
Non è sembrato troppo emozionato...
"Per fortuna in campo avevamo alcuni signori che, diciamo così, erano un punto di riferimento. Mourinho ovviamente, che grande persona. Ma c'era anche Eto'o, che ha vinto proprio poco in carriera...".
Infatti poi è andato tutto liscio.
"Una serata magica che non potevo neanche sognare. I due gol di Milito l'apoteosi. E' andato tutto perfettamente, come doveva andare".
Per arrivare fino a lì siete passati dalla "guerra" al Camp Nou. Che vi siete detti per resistere dopo l'espulsione di Thiago Motta?
"Guarda, non sono serviti grandi discorsi, o parole. Sappiamo quanta attenzione per la difesa c'è sempre stata in Italia. Bene, in quel momento Mourinho capì subito cosa doveva fare. E noi, per fortuna, sapevamo tutti esattamente cosa dovevamo fare in campo. Così siamo riusciti a resistere quella sera".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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