Juventus, Cantamessa: "Cosi si è arrivati ai 15 punti di penalizzazione"
Il Corriere della Sera ricorre a un parere autorevole per spiegare la sentenza che ha penalizzato la Juventus con 15 punti per le plusvalenze. Si tratta dell'ex avvocato Leandro Cantamessa, ex legale del Milan, che spiega così la sentenza: "Il processo si è riaperto sulla base delle carte dell’inchiesta Prisma della procura di Torino, che riguardano i tesserati bianconeri. Da quanto si è capito, non vengono punite le singole operazioni, ma il «sistema» apparentemente messo in atto dalla sola Juventus. Potrebbe essere stato valutato che il modus operandi juventino violasse il principio di lealtà (articolo 4 del codice di giustizia sportiva), per cui la valutazione dei calciatori non veniva fatta sulla base di considerazioni tecniche bensì esclusivamente per ragioni di «cosmesi contabile». Decisive le carte con le intercettazioni che il procuratore Chiné ha definito«autoaccusatorie». I dirigenti ammettono di iscrivere a bilancio cifre che prescindono dalla valutazione dei giocatori (il cui nome è irrilevante perché citati con delle x)".
Ma come si arriva alla stangata? Cantamessa lo spiega così: "Secondo il codice se si parlasse solo di plusvalenze i punti di penalità verrebbero comminati solo se il ricorso a esse fosse risultato determinante per l’iscrizione al campionato, altrimenti verrebbero punite con un’ammenda. La norma generale sul principio di violata lealtà, secondo regola di diritto, dovrebbe cedere il passo a quella, speciale, sull’illecito amministrativo. È però possibile che la Corte abbia utilizzato il Manuale delle licenze Uefa della Figc che nel caso di illecito amministrativo prevede punti di penalizzazione. Oppure alla Juventus sono stati contestati fatti diversi".
La Juventus potrà fare ricorso, ma rischia in altri procedimenti: "Ha annunciato che lo farà: entro 30 giorni dalle motivazioni può rivolgersi al Collegio di Garanzia presso il Coni che non può decidere nel merito ma solo su temi di legittimità. Può annullare la sentenza, confermarla o rinviare il giudizio alla Corte per un nuovo processo. Poi la Juve potrà ricorrere al Tar del Lazio e quindi al Consiglio di Stato. Altri processi? È in corso l’istruttoria sul nuovo filone relativo alle plusvalenze con società «amiche» emerse nelle intercettazioni. Il termine di chiusura delle indagini è previsto per il 22 febbraio. Entro una decina di giorni si concluderà l’istruttoria relativa alle «manovre stipendi». Sullo sfondo resta l’inchiesta della Uefa: l’esclusione dalle Coppe è un rischio concreto".
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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