Interferenze di Rocchi sul VAR? Pres. AIA: "La Procura Federale farà luce sulle accuse"

Interferenze di Rocchi sul VAR? Pres. AIA: "La Procura Federale farà luce sulle accuse"
lunedì 26 maggio 2025, 22:32News
di Marco Corradi

La lettera inviata dall'assistente Domenico Rocca, inviata alla Commissione Arbitrale Nazionale e riportata da vari quotidiani ed organismi sportivi, ha generato enorme discussione per le accuse mosse al designatore Gianluca Rocchi, che sarebbe intervenuto (bussando al Var di Lissone) per far cambiare la decisione durante la sfida tra l'Udinese e il Parma, assegnando un rigore. Arriva la pronta reazione dell'AIA, chiamata a sua volta in causa, e il presidente Antonio Zappi annuncia di aver chiamato in causa la Procura Federale: "Dopo aver ricevuto la lettera inviata dall'associato Domenico Rocca, ho contattato immediatamente il responsabile della CAN, Gianluca Rocchi il quale, esso stesso destinatario della missiva, mi informava di aver già provveduto a segnalare il fatto alla Procura Figc. 

Informato allora il mio comitato nazionale, anche io ho interessato la Procura federale che, in qualità di organo competente, farà luce sul contenuto del documento, verificandone la veridicità e la rilevanza dei fatti e delle circostanze descritte. Sono, e sarò sempre, il Presidente di tutti gli arbitri, anche e soprattutto di chi non si sentisse adeguatamente rispettato, ma chiunque metta in discussione l'onorabilità e l'immagine dell'Aia e dei suoi dirigenti sappia che ne potrà rispondere in tutte le sedi competenti, sportive, civili e penali. Sarà infatti valutata ogni azione a tutela dell'intera associazione".

Il numero uno dell'AIA ha poi ribadito la sua volontà di tutelare tutti gli arbitri: "Le parole hanno un peso ed eventuali insinuazioni prive di prove, dichiarazioni che generano sospetti e retropensieri, non solo rischiano di minare la credibilità dell'Associazione, ma mettono a rischio l'incolumità di chi indossa la divisa arbitrale nei campi di periferia e io questo non lo permetterò. Dal 14 dicembre scorso la mia porta è sempre stata aperta e lo sarà anche domani per chiunque voglia esprimere un dubbio, un malumore o anche una qualsiasi opinione e siamo oggi impegnati con il comitato nazionale in un cantiere di riforme per superare alcune criticità regolamentari all'interno di una necessaria manutenzione di un impianto di norme che deve essere sempre puntualmente aggiornato alle esigenze di un calcio in rapido cambiamento. Io e l'intero comitato nazionale saremo sempre pronti ad ascoltare chiunque vorrà parlare con noi. Con rispetto e attenzione, esattamente come abbiamo fatto e faremo per ognuno degli oltre 30.000 arbitri che rappresento, perché l'AIA ha il dovere morale di proteggere i propri arbitri, soprattutto i più giovani, che ogni settimana scendono in campo tra mille difficoltà".