Inter, no agli sgarri: l'Uefa osserva ogni mossa ed esige il rispetto del settlement agreement
L’Inter ha un piano. Oltre alla Juventus e alla Roma, anche il club di Viale Liberazione dovrà operare sul mercato in maniera ragionata. Non tanto in termini di nomi quanto in materia di bilancio: la traversata e la finale in Champions League hanno portato alle casse dei nerazzurri ben 100 milioni di euro, con gli ingressi dai botteghini che invece potrebbe toccare quota 60 milioni. Cifre migliori rispetto alla stagione 2021-22 che in totale portano a un incremento di 70 milioni, nonostante il triste epilogo con Digitalbits possa levare circa una ventina di milioni.
Steven Zhang però è stato attento: del prestito ottenuto da Oaktree di 275 milioni, il presidente ne ha utilizzati poco più di 100 per finanziare il club. Tutto fa brodo quando si è sotto la supervisione della Uefa per via del settlement agreement che l'Inter ha concordato: tenendo conto dei passivi del club, l'Inter viene da un rosso di 140 milioni (2021-22) affievolito solo dalle partenze di Hakimi e Lukaku. Ma in questa stagione la rosa subirà dei grandi cambiamenti, il monte ingaggi verrà abbassato con gli addii di svariati giocatori costosi sull'uscio della porta o a fine contratto - si legge sul Corriere dello Sport. Per questa ragione, a prescindere dalle entrate, il mercato dei nerazzurri sarà ancora una volta opera di autofinanziamento e senza cessioni non verrà comprato nessuno. L'obiettivo attuale resta ridurre al minimo lo squilibrio tra ricavi e costi e il saldo a zero il sogno al quale ambire.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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