Inter, la catena di sinistra è la tua cartina di tornasole: Bastoni-Mkhitaryan-Dimarco spina nel fianco degli avversari
"L'Inter pende pesantemente a sinistra, anche se i gol arrivano spesso dal versante opposto". Questa l'analisi odierna su modulo e metodo di gioco nerazzurro da parte de La Gazzetta dello Sport, che studia il trio magico Bastoni-Mkhitaryan-Dimarco, definendolo la 'cartina di tornasole' di Inzaghi: "Il gioco nasce su quella fascia, con la sovrapposizione interna di Bastoni, grazie alle imbucate di Mkhitaryan e ai cross tagliati alle spalle della difesa firmati da Dimarco. Il tutto a folle velocità e con minuziosa precisione di passaggi, movimenti e inserimenti senza palla".
Anche martedì contro il Benfica hanno dimostrato di essere straripanti dal punto di vista fisico e tecnico, continuando il percorso avviato lo scorso anno, quando addirittura Pep Guardiola è stato costretto a cambiare assetto per limitare la catena di sinistra nerazzurra. A Istanbul Micki è rimasto fuori e la manovra ne ha risentito. Non le prestazioni di Bastoni e Dimarco, che in Turchia hanno ottenuto la definitiva consacrazione nel grande calcio: Alessandro ha tenuto bene su Haaland e Bernando Silva, Federico ha colpito una traversa che poteva cambiare il corso della storia. Non a caso sono gli unici due italiani presenti nella Top 11 della Champions League dello scorso anno: un orgoglio per il club e per il popolo nerazzurro. E la catena di sinistra è una spina nel fianco per gli avversari anche quest'anno, come prosegue la rosea: "Con Bastoni che si trasforma in regista avanzato, Micki che si veste da 10 e l'instancabile Dimarco a sprintare e a sfondare dietro la linea dei difensori".
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