Esclusiva

Il ct della Francia U18, Chauvin: "L'Inter ha più esperienza del PSG. Thuram decisivo"

Il ct della Francia U18, Chauvin: "L'Inter ha più esperienza del PSG. Thuram decisivo"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 11:00News
di Daniele Najjar

Il commissario tecnico della Francia Under 18, Landry Chauvin, già allenatore delle selezioni Under 19 ed Under 20 (oltre che vice-ct del Marocco e tecnico di Nantes, Brest e Rennes fra le altre), è intervenuto a TuttoMercatoWeb e L'Interista a poche ore dalla finale di Champions League che si giocherà fra il Paris Saint-Germain e l'Inter.

Che tipo di partita farà il PSG contro l'Inter?
"Credo che sarà una partita molto equilibrata, uno scontro di stili: il PSG avrà il possesso iniziale e l'Inter avrà fasi di transizione. Ma il PSG può anche essere interessante nelle transizioni come l’abbiamo visto al Liverpool o all'Arsenal. Credo che sarà una partita molto equilibrata fino alla fine".

Cosa pensa del modo in cui Inzaghi fa giocare l'Inter? È un allenatore sottovalutato?
"Ad essere sincero, non so abbastanza di quello che si dica in Italia, ma da parte dei francesi Inzaghi è un allenatore molto rispettato perché quello che sta facendo all'Inter da un po' di tempo è più che interessante. Il fatto che ci siano giocatori francesi all'Inter è un, per me, è un allenatore da seguire".

Cosa pensi dell'incredibile progressione di Marcus Thuram e del duo con Lautaro? Può essere decisivo?
"Certo che Marcus Thuram può essere decisivo, ha assunto una nuova dimensione da quando è arrivato all'Inter. Per quanto riguarda la sua accoppiata con Lautaro, si completano molto bene. Marcus è uno che lavora molto per la squadra, mettendo le sue qualità individuali al servizio del collettivo. Quando non può esprimerle, le recupera lavorando sul riposizionamento difensivo e ha un'energia incredibile".

A cosa dovrebbe fare attenzione l'Inter, oltre al grande talento dei suoi attaccanti?
"Non dobbiamo dimenticare che per l'Inter si tratta della seconda finale in tre edizioni e che è abituata a gestire questa pressione. Sotto la guida di Luis Enrique, il PSG ha svoltato in questa stagione ed è diventato una squadra che gioca insieme. Il talento è tanto da entrambe le parti, con caratteristiche diverse, ma se c'è una cosa da cui l'Inter dovrà guardarsi, oltre agli attaccanti, è il ruolo importantissimo dei terzini parigini, perché Nuno Mendes e Hakimi sono molto preziosi".

Hai convocato in Nazionale Bondo, che ora gioca nel Milan. Pensa che potrebbe essere un buon giocatore per i rossoneri?
"Sì, ho convocato Warren. Lo conosco bene perché fa parte della generazione 2003 che ho avuto per tre anni a livello di U18, U19 e U20. Siamo andati insieme ai Mondiali U20. Alla fine ha trovato spazio a Monza e questo mi fa piacere. Ad un certo punto ha attraversato un periodo difficile, perché è difficile per un giovane giocatore di giocare regolarmente in Italia, ma oggi vedo che in questa generazione del 2003 ci sono Ange-Yoann Bonny (Parma), Arthur Atta (Udinese) o Lucas Gourna-Douath alla Roma. Ho avuto anche Lucas Da Cunha (Como) quando lavoravo al Rennes. I giovani calciatori di oggi sono molto adattabili e credo che Warren lascerà gradualmente il segno. Deve continuare a giocare e non avere paura di un altro prestito se le porte del Milan si chiudono. In ogni caso, è diventato un vero e proprio giocatore “italiano” come Ousmane Dabo qualche anno fa, che ho avuto e che ha avuto una grande carriera in Italia".