Il pagellone di Dimarco: l'esterno che serviva, musica per le orecchie dell'Inter
Federico Dimarco non si tocca. La partenza (straziante) di Perisic verso Londra ha creato un vuoto cosmico e con il calciomercato off limits, Simone Inzaghi ha dovuto attingere in casa propria. Più volte il tecnico piacentino si è interrogato sulla questione: meglio lanciare Gosens titolare o puntare tutto su Dimarco? L’ex Atalanta, arrivato a gennaio da acquisto top, dopo l’infortunio è diventato un caso. Così Federico, dopo una passata stagione da vice, ha preso il posto da titolare, ballando tra la difesa a 3 e la linea di centrocampo a 5.
L’inizio di stagione non è stato proprio estasiante, da braccetto difensivo alcune diagonali difensive horror (vedi Lazio e Fiorentina) meglio dimenticarle. Ma l’evoluzione definitiva in esterno di sinistra ha messo in risalto le cavalcate e il mancino fatato, tanto che dal match con la Roma l'1 ottobre (in cui ha pure segnato) Inzaghi non lo ha più spostato. I cross taglienti nel cuore dell’area e le sventagliate di quaranta metri a cambiar gioco sono un toccasana per l'Inter. La grinta e la dedizione impiegata in ogni partita impronta evidente di un'anima interista. Una marcia in più, come le punizioni al bacio fotografie più belle del classe '97: la più recente il siluro terra-aria contro il Bologna, ma come dimenticare la pennellata contro la Sampdoria dello scorso campionato? Invece il golasso su azione e sterzata alla Milito nel cuore dell’area rossoblù, conclusa con tiro a giro e 4-1 momentaneo ha un'altra fattura, un altro sapore. Rinunciare a un Dimarco così è impossibile, (3 gol nella stagione corrente), per questo Federico merita un 6.5 in pagella per questo 2022. Una valutazione, a giudicare dalle ultime prestazioni, sicuramente in via di sviluppo.
VOTO: 6,5
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