Gravina sull'addio di Mancini: "Ancora amareggiato". L'ex ct: "Ci sono rimasto male anch'io"
(ANSA) - ROMA, 05 DIC - "In questo momento non riesco ancora a rimuovere l'amarezza che ho provato". "Anche io ci sono rimasto male". Gabriele Gravina, presidente della federcalcio, e Roberto Mancini, ex ct azzurro, continuano a mandarsi messaggi sul divorzio dell'estate, e stavolta lo fanno attraverso le telecamere tv. L'inviato delle Iene, Stefano Corti, li ha incontrati e intervistati separatamente, per la trasmissione in onda stasera. "Con Roberto ho condiviso cinque anni - ha ricordato, tra l'altro, Gravina - e quando vivi cinque anni di sensibilità, emozioni fortissime, un risultato storico (la vittoria dell'Europeo, ndr), come fai a rinnegare tutto? Sarebbe una sconfitta incredibile per me pensare di avere investito in un rapporto umano che poi non lascia nulla". Gravina ha inoltre smentito che Mancini fosse andato da lui più volte per parlare dei problemi e del perché avrebbe voluto lasciare la Nazionale: "No, io e Roberto di questo tema non ne abbiamo parlato, né nei cinque anni né un minuto prima che lui volesse presentare le sue dimissioni".
"Diciamo che dopo tanti anni bisognava prendere una decisione. Forse è una decisione che andava presa un po' prima - è la replica di Mancini - però, allo stesso tempo, posso anche capire che ci si possa rimanere male. Anche io sono rimasto male di tante cose, e con grande dispiacere perché sarei rimasto altri dieci anni, se fosse stato possibile. Qualcosa era cambiato rispetto a prima, ma posso dire una cosa? È stato detto anche troppo". (ANSA).
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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