Facchetti: "Inter, così non va: serve una scintilla, altrimenti in Europa che facciamo?"
“Far fatica nel chiudere il terzo passaggio per andare in porta. Fino a finire sotto di un gol. Poi e' arrivato il te' caldo, il pareggio di Lautaro e il sogno di rimonta. Anzi no”, esordisce così Gianfelice Facchetti nel suo editoriale su Leggo. Il figlio del beneamato Giacinto, ex bandiera dell’Inter, ha continuato sulla debacle nerazzurra contro la Lazio: “Vedendo Di Marco a terra, mi e' parso un deja' vu e ho temuto finisse come un anno fa. E' andata proprio cosi', tre a uno per loro e meno attenuanti per noi”.
Non proprio ciò che ci si aspetta ad una settimana dalla sfida contro il Milan: “Evanescenti, pallidi, a sette giorni dal derby. Siamo partiti anche meglio dei nostri avversari ma senza concretezza, perdendo via via la trama del nostro racconto che da romanzo rosa si e' tinto di giallo”. Facchetti ha concluso scrivendo: “Torniamo in noi presto perche' questo campionato non aspetta, ci sono enigmi per i quali dovremmo avere gia' in tasca la soluzione. O per lo meno il coraggio per affrontarli dal primo minuto di una terza giornata contro una Lazio verso la quale, col dovuto rispetto, sarebbe servita piu' intrapredenza nell'atteggiamento. Altrimenti in Europa che facciamo? Serve in fretta una scintilla, piu' ardore, piu' desiderio, piu' Inter”.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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