Dal record di gol ai troppi alti e bassi: il futuro di Lautaro è ancora un rebus

Lautaro Martinez, con la doppietta realizzata nella vittoria per 4-2 contro l'Empoli, ha toccato quota 23 gol stagionali, superando il suo record del 2019-2020, che aveva già comunque eguagliato a Udine la scorsa domenica. Il suo futuro è ancora incerto e la possibilità che l'Inter possa decidere di sacrificarlo per esigenze di bilancio è concreta, ma è evidente allo stesso tempo che i dirigenti stanno facendo più di una riflessione a proposito. I numeri del Toro di Bahía Blanca con la maglia nerazzurra sono sotto gli occhi di tutti e testimoniano una crescita costante anno dopo anno: 9 gol e 1 assist nel 2018/2019, 21 gol e 8 assist nel 2019/2020, 19 gol e 11 assist nel 2020/2021 e, per il momento, 23 gol e 3 assist nel 2021/2022. I top club europei stanno cominciando ad osservarlo con grande attenzione con l'Atletico Madrid del Cholo Simeone in prima fila.

L'altro lato di Lautaro

C'è però anche il rovescio della medaglia, ovvero i troppi alti e bassi che, soprattutto sotto la guida di Simone Inzaghi, sono cominciati ad essere frequenti. Nel periodo compreso tra il 22 dicembre 2021 e il 14 aprile 2022, Lautaro Martinez ha giocato ben 1.164 minuti, andando a segno solamente 5 volte, troppo poche per chi ha il compito di essere un leader e trascinare la propria squadra. La sensazione è che adesso il classe '97 sia davanti ad un bivio per completare la sua maturazione definitiva: se riesce a trovare costanza nel suo rendimento, pensare di poter rinunciare a lui diventerebbe complicato un po' per tutti.