Biasin: "Inter costruita per vincere lo scudetto? Falso. Ecco perché è partito Brozovic"

Biasin: "Inter costruita per vincere lo scudetto? Falso. Ecco perché è partito Brozovic"TUTTOmercatoWEB.com
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domenica 26 maggio 2024, 07:00News
di Marco Corradi

Nella lunga intervista ai microfoni di MowMag, Fabrizio Biasin parla anche della stagione dell'Inter: "Era costruita per vincere lo scudetto? Falso. È stata costruita per fare un percorso, per avere continuità. La dirigenza è partita anni fa, ha scelto gli uomini e i giocatori giusti per inserirsi in un gruppo, in un sistema complesso, appunto, che ha dei valori molto precisi: la serietà, il collettivo, l’umiltà, la voglia di vincere. Che poi sono quei valori presenti in tutte le squadre che riescono a ripetersi". 

Per questi ragionamenti nel calcio ti dicono che sei "uno di loro". 

"Per tanti miei colleghi la missione non è più informare ma far valere la propria idea. Sono sempre dell’idea che sia sempre meglio dire una volta in più ho torto, piuttosto che dire sempre ho ragione. Invece mi sembra che il meccanismo del giornalismo in Italia in questo momento sia cercare di dire tutti i giorni ho ragione io, ho ragione io, ho ragione io"

Facciamo la formazione dell’Inter di Fabrizio Biasin, scegliendo tra i giocatori che hanno segnato la nostra generazione. Modulo 4-3-3.

"Zenga in porta. Maicon a destra, è il primo calciatore moderno. Un attaccante in difesa. Centrali Samuel, uno che con il sole tramontato spaventa. E Riccardo Ferri. A sinistra direi Brehme, ma recupero Zanetti, il capitano dei capitani, e lo metto qui. Centrale di centrocampo Brozovic: un illuminato, uno di quelli che più si alza la tensione della partita, più abbassa il suo battito cardiaco. È andato in Arabia perché sapevano che lui soffre troppo a non giocare, si sarebbe incazzato e sarebbe stato un problema per tutti. Centrocampisti Barella e Matthaus. I tre attaccanti: Eto' a destra, il più grande affare nella storia dell'Inter. Baggio a sinistra e centrale Ronaldo: quando c’era lui un abbonato dell'Inter andava allo stadio non per vincere, ma per vedere qualcosa di incredibile".

Allenatore?

"Inzaghi. Ha un'idea e una gestione del gruppo che mi piace molto. E fa di quelle cose che a me veramente fanno impressione: Bastoni attaccante aggiunto, Di Marco che diventa punta a destra".