Barcellona, dentro la crisi da oltre un miliardo di euro di debito provvisorio

L’assemblea dei soci del Barcellona di domenica 20 giugno è servita per condividere come contrastare una situazione finanziaria che lo stesso presidente Laporta ha definito: “Peggiore di quanto immaginassi”.

I numeri della crisi sono spaventosi: 1.044 milioni di euro di debito provvisorio, “che sarà probabilmente più alto” come spiega il vicepresidente economico, Eduard Romeu.

I delegati, con 588 voti a favore, 28 contrari e 43 astenuti, hanno approvato la proposta di rifinanziamento del debito per un valore di 525 milioni di euro. La chiusura dell’intesa con Goldman Sachs è prevista per il prossimo agosto.

Un’operazione che permetterà di ripagare anche il prestito ponte di 80 milioni, elargito sempre dalla banca americana, per adempiere ai pagamenti di giugno e luglio, di cui 57 milioni solo per gli stipendi della parte sportiva.

Come si legge nel comunicato ufficiale del Barça, l’accordo avrebbe una durata massima di 15 anni, con l’obiettivo di ottenere un interesse del 3 per cento.

Le notizie che giungono dalla Catalunya non fanno altro che rendere più comprensibili le iniziative che hanno già preso (o stanno cercando di prendere) anche i club italiani. Come le drastiche linee guida imposte da Zhang all’Inter, le voci di un aumento di capitale pari a 300-400 milioni per la Juventus, o i pesanti sacrifici nell’area tecnica del Milan, da Donnarumma a, probabilmente, Hakan Çalhanoğlu.

Tutto questo mentre la Lega Serie A ripropone ai giocatori di rinunciare a due mensilità, e la Liga intende estendere anche alla prossima stagione le modifiche alla regola del tetto salariale per ridurre i costi delle rose.