Esclusiva

Alle origini di Zielinski, Bertolotto: "Chiese alla madre: 'Con quale piede calcio il rigore?'"

Alle origini di Zielinski, Bertolotto: "Chiese alla madre: 'Con quale piede calcio il rigore?'"TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 11 giugno 2024, 19:30News
di Daniele Najjar

Si forma il centrocampo dell'Inter del futuro: Inzaghi aspetta Zielinski ed accoglie il rinnovo di Barella fino al 2029, ufficiale da pochi minuti. Se già la mediana è stato il punto di forza maggiore della squadra Campione d'Italia nel corso di questa stagione, nella prossima si arricchirà ulteriormente con il talento del polacco in uscita dal Napoli, in arrivo a parametro zero.

Con quali aspettative arriva Zielinski all'Inter? E con quale passato alle spalle? La redazione de L'Interista ne ha parlato in esclusiva con Alberto Bertolotto, giornalista tra i massimi esperti del calcio polacco e corrispondente italiano di Przegląd Sportowy, quotidiano sportivo locale. "Di Zielinski mi chiedono spesso di parlare i media locali, si pongono dubbi su questo trasferimento..." - esordisce Bertolotto.

Dubbi in merito a cosa?

"Mi chiedono cosa ne penso del trasferimento in un club come l'Inter dove c'è una così folta concorrenza".

E cosa gli risponde?

"Gli rispondo che per me l'Inter è il miglior club dove andare a giocare in Italia in questo momento, per lui. Zielinski è un giocatore che troverà spazio in una rosa che sarà impegnata su tre fronti, Inzaghi sarà chiamato a fare qualche rotazione in più in vista dei tanti impegni".

Con che spirito lascia Napoli?

"Non aveva tutta questa voglia di lasciare Napoli. Dopo la fine della carriera potrebbe tornare a lavorare o vivere lì. Si parlava della casa che avrebbe preso o che prenderà a Posillipo. Assieme alla sua famiglia aveva rifiutato l'Arabia per rimanere lì. Lo rammarica un po' questo addio, insomma". 

Ci racconti qualcosa dei suoi inizi?

"Arriva da Ząbkowice Śląskie, città famosa per avere una torre pendente come Pisa, è legatissimo alla squadra dove ha iniziato a giocare, il KS Orzeł Ząbkowice Śląskie. Lì ora gioca suo nipote, che ha segnato il primo gol fra i "grandi" la scorsa stagione. L'accompagnatore ufficiale della squadra è un suo grande amico, tanto che ogni volta che torna a casa, Piotr va ad allenarsi con loro".

E poi?

"Da lì era andato allo Zagłębie Lubin, famoso in Polonia per avere un ottimo settore giovanile. Una città sviluppata attorno alla scoperta del rame, infatti lo sponsor KGHM è l'azienda principale che estrae il rame. Il campo sportivo lo hanno ricavato da dall'Hotel dove arrivavano i clienti ed i minatori, i lavoratori di questa azienda che ora è a partecipazione statale. Lì è cresciuto prima dell'Udinese. Vi racconto un aneddoto".

Prego.

"E' sempre stato totalmente ambidestro. Ma davvero sempre, tanto che una volta ad un torneo giovanile doveva calciare un rigore e chiese alla mamma se dovesse calciare con il destro o il sinistro. Tutti sanno qual è il proprio piede forte, lui invece chiese quale fosse ad altre persone (ride, n.d.r.)". 

Si ha anche in Patria quella concezione che abbia fatto bene, ma che potesse fare anche di più in carriera?

"Sì, credo si abbia questa impressione. Che sia grandissimo giocatore, ma che non abbia ottenuto quello che poteva davvero raggiungere. Non avremo mai la controprova, ma sicuramente ha un carattere tranquillo, non ha la smania di dimostrare di essere il più forte di tutti ecco".

Il trasferimento all'Inter come lo vedi?

"Per l'Inter miglior acquisto che potesse fare: uno dei migliori centrocampisti in Italia a parametro zero, conosce il campionato, la lingua, non avrà problemi di adattamento. Possiamo discutere dell'inserimento nel 3-5-2 di Inzaghi, ma ha comunque sempre giocato in centrocampo a tre".

Con Inzaghi tanti hanno fatto l'ultimo step che mancava loro, come Calhanoglu e Mkhitaryan...

"Esatto e potrà valere anche per lui. Andando all'Inter vai ad inserirti in un contesto dove tutto funziona e tutti vanno d'accordo. Questa è stata la forza dell'Inter lo scorso anno, con un clima estremamente positivo, altrimenti è dura vincere tutte quelle partite. Inzaghi ha dimostrato di poter incidere sui giocatori. Non vedo un posto migliore che potesse scegliere. Poi non è così vecchio, se facesse bene anche all'Inter poi potrebbe sempre andare a strappare un nuovo contratto ancora per altri 2-3 anni".

Insomma, un grande colpo per l'Inter?

"Sì, l'Inter ha un vantaggio competitivo non da poco: le avversarie magari non sono così lontante come dice la classifica, ma non sono nemmeno così vicine. E sapere che i nerazzurri partano da un colpo come il suo, non deve essere rassicurante".