Addio Superlega, ma i problemi restano: (anche) la Uefa deve cambiare marcia
La nascita della Superlega è stato solamente il culmine di una diatriba che dura da anni tra Uefa e club europei. Essi da tempo chiedono una diversa distribuzione degli introiti (in sostanza vogliono più soldi), ma l’arrivo del Covid ha fatto precipitare la situazione. Alcune delle big che hanno fondato la nuova (vecchia) competizione hanno enormi problemi economici, Barcellona e Tottenham su tutti, acuiti dalla chiusura degli stadi e con il conseguenziale stop alla vendita dei biglietti (e del merchandaising). Ma quest’ultimo non è l’unico fattore.
Acquisti di calciatori a prezzi esorbitanti (con annessi milioni fuori controllo ai procuratori) ed eccessive richieste di prestiti alle banche hanno reso di fatto i club non sostenibili. E ci dispiace constatare che anche i club nostrani non siano messi affatto bene. È arrivata l’ora di cambiare marcia, anche grazie alla Uefa, la quale deve aiutare maggiormente i club e le rispettive proprietà, quelle che veramente si assumono il rischio d’impresa.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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