Chivu: "La Serie A non ha nulla da invidiare agli altri campionati. Ignoriamo ansia e preoccupazioni"

Chivu: "La Serie A non ha nulla da invidiare agli altri campionati. Ignoriamo ansia e preoccupazioni"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 19:45Nazionali
di Marco Corradi

Nel suo intervento in conferenza stampa, Cristian Chivu difende la Serie A rispetto ai campionati esteri: "Il campionato italiano è sempre bello perché è il più difficile da affrontare e il più preparato tatticamente. Si fa qualcosina in più verso l'attenzione e la necessità di essere compatti, organizzati e subire il meno possibile. All'estero c'è più spensieratezza e più preoccupazione verso la fase offensiva, ma questo non vuol dire che il calcio italiano abbia qualcosa in meno rispetto ad altri campionati. Qui si parla spesso della fase difensiva, dei gol subiti e di cose che all'estero sono meno importanti e fanno meno notizia, però è un campionato bello e complicato. Affrontare certe squadre è difficile, così come rompere la loro organizzazione difensiva, e devi aggiungere sempre qualcosa in più". 

Non fate il ritiro pre-gara, come mai?

"Il ritiro non garantisce una vittoria (ride, ndr). Li ho fatti per anni nei pre-partita e per anni non ho vinto niente. Finora non l'abbiamo mai fatto, è una scelta mia per consentire ai ragazzi di avere più tempo da passare con le famiglie. Giochiamo ogni tre giorni, vanno in Nazionale per dieci-quindici giorni e hanno pochissimo tempo a casa con le loro famiglie. La professionalità di questo gruppo si vede anche nel modo in cui si riposano come se fossero in ritiro. Si gioca di sera, non potrei mai tenere ventiquattr'ore la squadra sotto pressione per una partita: è una scelta mia, non vuol dire che sia una formula vincente". 

C'è tanta pressione sul calcio italiano. Trova paradossale dover specificare che qui si parla troppo dei gol subiti, delle piccole cose?

"Il divertimento è sempre responsabile, apprezzare le cose piccole: ieri nevicava e oggi c'è il sole, questo mi fa piacere e mi dà energia. A volte ci dimentichiamo di goderci le piccole cose che la vita di regala, nel calcio l'ansia è bugiarda e non va mai ascoltata. Devi ignorare i pensieri ansiogeni, perché risucchiano le energie e non fanno esprimere il nostro valore reale da atleta e da uomo. Non bisogna mai dimenticare quella che è la nostra identità, da dove siamo partiti e cosa abbiamo perso strada facendo. La Serie A è un campionato competitivo, duro da affrontare e noto anche all'estero per la sua difficoltà. Questo Paese è meraviglioso, c'è tantissima passione nei tifosi e nel mondo giornalistico: all'estero magari il giornalismo sportivo è solo un lavoro che vai a timbrare il cartellino, qui vi preoccupate e siete passionali... Questo è bello, sorridete anche voi un po' di più e fatevi meno problemi per una partita sbagliata o uno spareggio da fare (ride, ndr). Il calcio rimane la parte più bella di questo paese".