Suning deve dire cosa vuole fare. Servono i Campioni, Dybala lo è stato per la Juve

Paulo Dybala via dalla Juventus è l'unica certezza che, a oggi, è possibile dare a un tifoso dell'Inter. Non c'è un accordo in essere né in divenire, i contatti quelli sì, sono innegabili. A gennaio si è chiusa la causa con l'ex agente, con una transazione che ha interesse soprattutto per lo stesso Dybala: di fatto, in caso di trasferimento, la squadra che prelevava l'argentino avrebbe dovuto trovare un accordo anche con la Star Image, che ne gestiva i diritti d'immagine e che poteva avere voce in capitolo.

Rispetto agli anni passati quindi Dybala non avrà problemi a scegliere l'estero, in caso potesse. I ragionamenti però stanno a zero e anche lo stesso Dybala sa che per rimanere in Italia dovrà "abbassarsi" a prendere dai 6 ai 7 milioni, più o meno il tetto salariale per ogni club italiano. Il Milan perderà Ibrahimovic che guadagna esattamente quella cifra. L'Inter ha deciso che il tetto è quello con il rinnovo di Lautaro Martinez. Ci può essere quindi un derby, oltre a quello in campionato, per la Joya?

Tecnicamente Dybala non si discute. Come non si discute il fatto che l'Inter dovrà prima cedere e poi acquistare. Quanti sacrifici? Basterebbe Barella con de Vrij? Pinamonti, Satriano e altri giovani? Oppure serve per forza chiudere alla Lukaku e alla Hakimi, poi comunque degnamente sostituiti? Sarebbe ora che Suning spiegasse cosa vuole fare per il futuro. Perché è accettabile anche vedere Franco e Valentin Carboni in prima squadra, se non è possibile avere ventidue titolari a due milioni ciascuno di stipendio. Però poi serve il grande Campione per sognare, quello con la C maiuscola. Dybala può esserlo? Per la Juventus, per un lungo periodo, lo è stato, prima che arrivasse Cristiano Ronaldo.