Snobbare la Champions? All'Inter vi ridono in faccia. Attenzione però a un pericolo

Snobbare la Champions? All'Inter vi ridono in faccia. Attenzione però a un pericoloTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 16 febbraio 2024, 19:17Editoriale
di Filippo Tramontana

Turnover o non turnover questo è il problema. Al di là delle facili parafrasi o delle citazioni prese in prestito, l'argomento è d'attualità. Settimana prossima, dopo due mesi, per l'Inter ricomincerà la Champions e per Inzaghi sarà d'obbligo usare e sfruttare al massimo la rosa a sua disposizione. Ovvio che tutto cambia: giocare una volta a settimana concentrandosi su una sola competizione ti dà la possibilità di gestire meglio le forze fisiche e mentali, non a caso abbiamo sempre detto che la mancanza di coppe fosse per la Juve un vantaggio nella lotta scudetto.

Settimana prossima arriverà a San Siro l'Atletico Madrid e già con la Salernitana quindi avremo, con la formazione schierata, la reale percezione degli effetti del cambiamento. La società e tutto lo staff tecnico non hanno intenzione di prendere sottogamba la massima competizione Europea in favore dell'obiettivo principe da tutti dichiarato a inizio anno, la vittoria dello scudetto. Ma prova a dire a chi ha fatto una finale l'anno scorso che la vetrina internazionale si può anche "snobbare", ti rideranno in faccia. L'Inter vuole vincere la seconda stella e si è messa nelle migliori condizioni per farlo, ma nessuno ad Appiano ha pensato che le gite per l'Europa siano da interpretare come delle scampagnate di contorno.

I giocatori dell'Inter e lo stesso loro allenatore sono ormai profili internazionali e nessuno pensa di doversi fermare all'inizio del divertimento. La squadra vuole provare ad arrivare fino in fondo, vuole provare le ebrezza di una nuova finale e magari scrivere un copione diverso e più felice rispetto a quello vissuto a Istanbul la scorsa stagione. In campo contro la Salernitana vedremo alcuni cambiamenti. Inzaghi comincerà a sfruttare a pieno la rosa costruita dalla società a inizio anno, doppi ruoli per doppia competizione.

Attenzione però a non esagerare con i cambi, perché se è vero che anche le cosiddette "seconde linee" a disposizione sono di altissimo livello è anche vero che cambiare troppo potrebbe rischiare di essere controproducente. Chi, fino a ora, ha giocato poco ha comunque bisogno di un appoggio da chi invece ha avuto più minuti nelle gambe e un undici "vergine" da partite può essere un rischio troppo grosso. Non bisogna commettere l'errore di pensare di avere già vinto la partita ancora prima di scendere in campo perché la Salernitana è ultima, ha appena cambiato allenatore e noi invece si vince da tante partite.

Le ali dell'entusiasmo sono sempre ben accette ma occhio a voler volare troppo vicino al sole altrimenti si fa la fine di Icaro che troppo osò e alla fine cadde. Abbiamo un paio di esempi freschi del troppo turnover che porta a risultati scandenti. Quest'anno noi a Lisbona contro il Benfica ci siamo trovati sotto 3-0 dopo mezz'ora di prova da rabbrividire prima di raddrizzare e quasi vincere una partita da "pazza" Inter. Vero è che il Benfica non è la Salernitana ma, in quel momento, i portoghesi avevano zero punti dopo 4 partite nel girone. Per trovare un esempio più congeniale all'avversario di turno ricordo il Napoli di Spalletti l'anno scorso in Coppa Italia eliminato della Cremonese dopo aver cambiato 9/11 di formazione, oppure il Milan di Pioli sempre in Coppa Italia contro il Torino a San Siro eliminato in superiorità numerica per la voglia di far riposare troppi giocatori. Esperienze da cui trarre beneficio che servono come monito.

Nessuno è imbattibile e, in serie A, non bisogna distrarsi. Qualche cambio credo sia comunque d'obbligo perché tutti devono giocare e tanto devono rifiatare. Andrei però sul sicuro perché vincere oggi è davvero troppo importante per aggiungere un altro bel mattoncino alla bella casa che Inzaghi e l'Inter stanno costruendo.