Quali sono davvero le prospettive di campionato per l’Inter?
I 15 giorni di mercato che mancano non sono banali, per l’Inter soprattutto: non solo perché si è visto negli ultimi tempi quanto possa cambiare l’orizzonte per i nerazzurri nel giro di una manciata di albe; ma anche perché all’Inter manca praticamente ancora l’acquisto principale, la vera spesa del calciomercato, quello da 30 milioni di € che dovrebbe sostituire Lukaku. Se sarà Correa o Zapata, comunque non cambierà la valenza dell’acquisto. La settimana scorsa avvisavo come a sorpresa Correa avesse superato il colombiano nelle preferenza, anche grazie alla rinnovata collaborazione con Lucci che ha portato Dzeko a Milano. Sette giorni dopo la situazione è ancora simile, con l’entourage di Zapata che prova a dare un colpo di coda, ma fondamentalmente il giocatore che arriverà a Milano sarà quello per il quale Marotta riuscirà a spuntare il prezzo più basso, e in questo senso il lavoro sul Tucu - e su Lotito - è molto più intenso e promettente negli ultimi giorni.
Ma detto ciò, se i 15 giorni di mercato che mancano sono fondamentali per tutti per stilare una griglia di pronostici seria, ma considerando che si parte sabato prossimo, a che stagione può aspirare l’Inter in Serie A?
E’ bene che gli interisti aiutino la squadra, perché l’Inter può aspirare a un quarto posto: o meglio, inteso come una qualificazione Champions, così come l’anno scorso tra il quarto e il secondo c’era un’incollatura di differenza, e dunque si parlava solo in termini di qualificazione alla Champions League.
Perché è un dato di fatto che mai nella storia un campione in carica aveva smontato così immediatamente la squadra vincitrice: via Conte (e già sarebbe stato sufficiente), via Hakimi e Lukaku, rispettivamente il quarto e il miglior giocatore dell’impresa, ma nello specifico i due più esplosivi della squadra, anzi i due davvero capaci di disequilibrare la partita.
Cosa rimane? Rimane un ottimo telaio, con dei buoni arrivi, ma che ha perso i tre elementi più straordinari, e che rischia la depressione se le cose cominciassero male.
Rimane che la Juventus ha ripreso equilibrio con Allegri, e probabilmente aggiungerà Locatelli e Pjanic senza aver perso niente: considerato che l’anno scorso le rose di Inter e Juve si equivalevano, vuol dire che adesso i bianconeri prendono il largo, quindi a meno di sconquassi in questi ultimi 16 giorni di mercato francamente si stenta a pensare a una Juve non solo favorita per lo scudetto, ma proprio largamente favorita. Non a caso le quote dei bookmaker parlano chiaro: pensate che non erano così sbilanciate a favore della Juventus dall’estate del fresco arrivo di Cristiano Ronaldo!
Ma nel frattempo cresce il Napoli, che ha portato un normalizzatore come Spalletti che l’obiettivo alla portata lo raggiunge sempre, ovvero in questo caso la competitività e il piazzamento Champions; e idem vale per Mourinho, che ha un’abitudine al non disperdere punti che da sempre è la lacuna della Roma.
Paradossalmente la corsa dell’Inter può essere sul Milan: perché Roma e Napoli non avranno Champions ad affaticarli, perché il Milan ha un mercato ovviamente incompleto, e perché appunto dovrà pagare lo scotto dell’Europa che conta al mercoledì, e per la prima volta dopo anni.
Tra quarto e secondo posto potrebbe di nuovo esserci la differenza di una vittoria, lì se la gioca l’Inter.
Ma i tifosi nerazzurri si facciano un favore: non chiedano un rendimento da campioni in carica, perché quella squadra con quella eccellenza non c’è più. C’è parecchio di buono comunque, allora lo aiutino.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
Direttore Responsabile: Lapo De Carlo
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione n. 18246
© 2024 linterista.it - Tutti i diritti riservati