Per fortuna si gioca. Per fortuna

Per fortuna si gioca. Per fortunaTUTTOmercatoWEB.com
domenica 31 marzo 2024, 18:16Editoriale
di Gabriele Borzillo

Torna il campionato: per fortuna, mi vien da dire. Dieci giorni trascorsi a parlare e, soprattutto, sparlare di Inter sono davvero tanti, pure troppi. Confesso, invidio la tranquillità dirigenziale, l’arte del lasciar perdere parole e ciarle che domani saranno dimenticate non interessando nessuno, o quasi. Eppure, per dire, ci sarebbero stati un mare di argomenti di cui trattare in questa inutile sosta per le nazionali ma, ormai, parliamo di battaglie perse in partenza per la gioia del calcio di tutti, del chissenefrega se i giocatori vengono usurati da millemila impegni per la gloria delle istituzioni pallonare, dei governatori del pallone.

L’Inter, in questo marasma di chiacchiere, ipotesi, giustizialismi a tutti i costi, verità reali, presunte, nascoste o chissà cosa, ha rischiato di perdere il portiere titolare per una sgambata amichevole completamente improduttiva, ha perso un difensore centrale, a dire il vero però quel genere di infortunio lo avrebbe colpito, con tutta probabilità, anche ad Appiano Gentile, imbattendosi pure nel classico ritardo aereo sulla tratta intercontinentale che consegnerà a Simone Inzaghi il suo, e nostro, bomber principe con qualche ora di ritardo sulla tabella di marcia. Si potrebbe obbiettare poca roba, alla fine, non parliamo di squadra decimata o chissà cosa. Vero, aggiungo, però tutti fastidi evitabili se si cercassero nuove metodologie per condensare gli impegni delle nazionali scongiurando soste continue, importune, noiose e seccanti.

Torna il campionato: per fortuna, dico. Così, finalmente, torneremo a parlare di ciò che più ci diverte: moderni gladiatori in mutande, diceva mio nonno, all’inseguimento di un pallone, supportati dalle urla della folla festante in attesa del gol liberatorio, dei tre punti da sommare al bottino conquistato finora, tantissima roba senza se e senza ma. L’Inter ricomincia dai suoi tifosi, dalle gioie raccolte finora, da qualche scivolone inatteso e doloroso che fa parte del gioco, da un finale di stagione da vivere senza ansie né angosce, facendo quel che riesce meglio ai nostri eroi: giocare a calcio. L’Inter, piaccia o meno a chi chiacchiera di tutto evitando di addentrarsi in analisi complicate sul pallone, non sia mai si parli di football, gioca un gran bel calcio, se ne sono accorti un po’ dappertutto guardando e ascoltando importanti media esteri. L’Inter ricomincia dall’Empoli e guai a sottovalutare i toscani: hanno bisogno di punti, vengono da una striscia negativa lunga e pericolosa, valgono molto più dei punti messi in cascina a oggi, non hanno nulla, e per nulla intendo nulla, da perdere. Il mix peggiore, mi vien da pensare. Il Toro e compagni li voglio - non vorrei - veder fare ciò che gli riesce meglio senza calcoli, senza braccino, senza paure: divertirsi in campo e divertire la loro gente.

Avanti l’Effecì.

Una buona Pasqua a Voi e ai Vostri cari.