Pensare di tenere Lautaro e gli altri big è quasi impossibile. Perché vendendo Lukaku e Hakimi ci sarà un rosso di 100 milioni. Correa è costato 28 milioni, ma non è nemmeno un titolare

Pensare di tenere Lautaro e gli altri big è quasi impossibile. Perché vendendo Lukaku e Hakimi ci sarà un rosso di 100 milioni. Correa è costato 28 milioni, ma non è nemmeno un titolareTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Lorenzo Di Benedetto
venerdì 1 aprile 2022, 18:39Editoriale
di Andrea Losapio

Venerdì scorso c'è stato il consiglio di amministrazione che ha approvato la semestrale di bilancio dell'Inter. Presenti c'erano anche Steven Zhang e Giuseppe Marotta, rispettivamente proprietario e CEO, più l'uomo dei conti, Alessandro Antonello. Di fatto il rosso rispetto all'anno precedente, quando la stagione 2021-22 si chiuse con un -245 milioni, sarà della metà. Anzi qualcosa di meno, intorno ai 100 milioni. Sarebbe bello capire se può essere un segnale incoraggiante, visto che tra Lukaku e Hakimi sono arrivati più di 160 milioni.

Di fatto, se pensiamo alle plusvalenze dei due e le togliamo da questo bilancio, probabilmente saremmo comunque in una condizione molto molto complicata. Ammettendo e non concedendo che sono circa 100 milioni di plusvalenze per i due, togliendo i milioni di ammortamento per Dumfries e Correa (una decina), vorrebbe dire che l'Inter attuale perde comunque 190 milioni all'anno. 15 milioni al mese. Per il fair play finanziario forse può essere apprezzabile perdere 100 milioni invece che 245. Per la sostenibilità attuale invece è un problema davvero grosso. Sarebbe bene ripeterlo e spiegarlo, perché poi bisognerà fare di necessità virtù anche quest'estate.

Così, in questo senso, come è possibile pensare di tenere Lautaro o Barella, se dovessero arrivare offerte altissime? Loro due sono gli uomini mercato, ammettendo e non concedendo che Bastoni probabilmente rimarrà perché assolutamente convinto di essere destinato a rimanere a Milano per lunghissimo tempo. La verità è che l'Inter, se arrivassero proposte, in linea di massima dovrà vendere almeno un paio di giocatori per rimanere in linea di galleggiamento, magari ristrutturando il debito e pagandone gli interessi.

Vincere ugualmente è possibile, non si può dire di no. Che la situazione sia rose e fiori, invece, è non dire le cose come stanno. A questo punto la domanda sorge abbastanza spontanea: cosa vuole fare Suning nel prossimo periodo? Riuscirà a mantenere l'Inter? Oppure sta pensando a un'exit strategy, magari con il prossimo San Siro in via di definizione? Perché la sensazione, prima di una (s)vendita, può sembrare solo quella. Come aveva fatto Pallotta con Friedkin, d'altro canto. La Roma però ha qualcuno che farà un aumento di capitale da 400 milioni. L'Inter, per ora, no.