Meno dieci al sogno di una notte di mezza estate: c'è da trasformare Istanbul in Madrid
Patti e patteggiamenti li lasciamo ad altri. Meglio pensare al campo, quello non mente mai. E il campo dice meno dieci, meno dieci interminabili e lunghissimi giorni che separano l'Inter da un sogno di una notte di mezza estate grosso così: si fa fatica a scriverlo anche perché la scaramanzia non può essere abbandonata così senza preavviso.
Anzi no, meglio esorcizzare: trasformiamo Istanbul in Madrid. È l'unico modo per poter andare avanti e mettersi alle spalle dieci lunghissimi giorni. Partiamo dalla tattica, da quello che l'Inter dovrà fare: attenzione a quei centrocampisti che fanno girare bene la palla, quella costruzione dal basso portata ai massimi livelli e difficile da distruggere. Bisogna piazzarsi in trincea ed evitare qualsiasi pericolo che arriverà soprattutto dalla mediana.
L'altro pericolo non è nemmeno corretto nominarlo, già ha avuto troppo spazio. Meglio attendere anche lui cercandolo di limitare in tutti i modi consentiti. E non. Poi ci sono anche le cose che l'Inter non dovrà fare, quello di cercare un gioco troppo spregiudicato per lasciare campo a chi è veloce a ripartire, soprattutto nei pensieri. E quello di farsi prendere dalla troppa frenesia in un momento chiave della storia del club. Banalità direte voi, ma da considerare perché è sul dettaglio che si giocherà la finale. La sproporzione, a bocce ferme, è troppo elevata per poter iniziare qualsiasi prova di forza.
Non sarà facile vincere, non sarà semplice neppure giocare. Ma ci sono tanti punti di domanda, a partire da come approcceranno gli inglesi fino a capire come reggerà la macchina da guerra messa in piedi da Pep Guardiola. Chiaro, ad oggi non c'è partita. Ma non c'era nemmeno 13 anni fa, quando Barcellona e Bayern Monaco sembravano montagne complicate da superare.
C'è da trasformare Istanbul in Madrid, non per la vittoria, ma per il concetto e l'ideale: serve pure un bel badile di coraggio, per andare incontro al proprio destino. È e sarà sempre un sogno di una notte di mezza estate, resta solo da non trasformarlo in incubo.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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