Lautaro, per esempio

Lautaro, per esempio TUTTOmercatoWEB.com
sabato 4 settembre 2021, 18:40Editoriale
di Fabrizio Biasin

LAUTARO, PER ESEMPIO…

Non c’è ancora alcuna firma e, quindi, questo è un pezzo senza senso e in qualche modo persino “suicida”. Cioè (e qui sto parlando col mio stesso cervelletto), non ti è bastato credere alle parole di Lukaku che dice “che bello stare qua” ma intanto si è già accasato al Chelsea? No? Vuoi rischiare anche con Lautaro?

 Sì, intendo rischiare (fine della discussione tra me e il mio cervelletto). 

Lautaro Martinez firmerà il suo rinnovo contrattuale, ovvero quel benedetto pezzo di carta, al rientro dal Sudamerica. Oh, magari capiterà qualche giorno dopo (bisogna mettere a posto alcuni piccoli dettagli), ma lo farà. In fondo il suo agente si è esposto (“ha trovato l’accordo ed è felice di restare”) e in qualche modo ce lo ha detto anche la società stessa (“lavoriamo ai rinnovi di Lautaro, Brozovic e Barella”). 

Numeri e modalità sono più o meno chiari: accordo al 2025 con stipendio da 5.8 milioni + bonus. Bene, bravo, bis. E sapete perché “bene, bravo, bis”? Perché in un mondo di chiacchieroni e cacciapalle, questo tizio qui pare che abbia intenzione di mantenere la parola data: incredibile. 

Quattro mesi fa il qui presente intervistava il Toro. Erano i giorni della festa post-scudetto e dei primi dubbi sulla permanenza o meno di Antonio Conte sulla panca dei campioni d’Italia. 

Tra le altre, gli chiedevo questa cosa qua:

…Rischiavi di non far parte della rosa, il Barcellona l’estate scorsa ha provato a portarti via...
“Sì, è vero, c’è stata la possibilità concreta. Ma abbiamo finito tardi la stagione, c’erano i problemi del covid e ho scelto di rimanere. Ti dirò, per fortuna! È stata la decisione giusta”.

Ma anche questa cosa qua:

Lautaro, ti faccio la domanda che non ti aspetti: rinnoverai il contratto con l’Inter?

“Non so se è già il momento, ma stiamo lavorando con la proprietà, il mio procuratore parla con i dirigenti. L’accordo si troverà. Sono tranquillo, vivo giorno per giorno. E poi io sono troppo contento di essere qua, di far parte di questo progetto”. 

E persino questa cosa qua:

Sei un po’ una rarità: rispetto a quello che “vali” guadagni ancora relativamente poco. Altri avrebbero già reclamato più quattrini...
“Anche quando ero al Racing ho fatto così. Se firmo un contratto lo rispetto. Se il club pensa che io meriti di più, mi chiamerà. Io ascolto e nel frattempo... lavoro”. 

E soprattutto questa cosa qua: 

Se Conte dovesse andare via, per te sarebbe un problema?
“Lui mi piace, ma se anche va via io sono un giocatore dell’Inter e continuerò a lavorare per l’Inter”.

E, niente, mentre mi diceva queste cose, vi confesso che pensavo “ok, va bene, speriamo che non siano le solite frasi di circostanza…”. Ebbene, sembra davvero che codesto ragazzo sia “fatto bene”, perché è clamorosamente vero che per quello che ha fatto vedere potrebbe già essere altrove a prendere vagonate di palanche, ma forse ha capito di essere in un posto “speciale”, non fosse altro che a Milano pochi mesi fa è nata la sua Nina e, oh, qualcosa vorrà pur dire.

Ok, finale ad effetto: l’Inter del “ommamma viene giù tutto!” e “ma perché i sacrifici toccano solo a noi?” e “ecco, ora svendono chiunque” è ancora lì, in piedi. Chi voleva andare via è andato via, chi ha scelto di restare si sta rendendo utile, chi è salito a bordo lo ha fatto in maniera consapevole, altri sono prossimi a rinnovare i loro contratti. 

Tra questi c’è Lautaro Martinez, uno che evidentemente dà ancora un peso alle parole. Lunga vita nerazzurra, Toro.