La sosta più ignorante di sempre per tutto quello che ho letto e sentito sull'Inter, da Acerbi a Zhang

La sosta più ignorante di sempre per tutto quello che ho letto e sentito sull'Inter, da Acerbi a ZhangTUTTOmercatoWEB.com
martedì 26 marzo 2024, 22:30Editoriale
di Gian Luca Rossi

Ho vissuto, in oltre 35 anni da cronista, la sosta di Campionato più ‘ignorante’ di sempre e manca ancora una settimana al ritorno sui campi.  
Non mi riferisco solo alla genialata di organizzare amichevoli per le Nazionali proprio nelle settimane decisive di ogni Campionato o Coppa Europea, con il puntuale elenco chilometrico di infortuni, l’Inter ha perso De Vrij e Sommer, ma soprattutto a tutto quello che si è detto e scritto e non solo nell’immondezzaio-social. 

So bene per mestiere che quando c’è la sosta bisogna pure trovare qualche tema che catturi l’attenzione dei più sprovveduti, ma stavolta siamo andati oltre l’umana decenza. A proposito dell’Inter, di tutto e di più! Dal caso Acerbi, dove ovviamente lui ci ha messo del suo, alle tensioni intorno alla proprietà Inter, perché a dirla tutta ci sarebbero indagini anche attorno a quella ‘fantasma’ del Milan, ma la solita vecchia propaganda qui continua a fare orecchie da mercante. 

Preciso subito il mio pensiero sui vari temi, ben conscio che tra pochi giorni tutto rientrerà nella normalità perché fortunatamente si torna a giocare e per l’Inter c’è uno Scudetto Stellato da conquistare, giusto per confermare ossessioni mai viste prima, soprattutto nei finti super-partes che ormai hanno fatto dell’anti-interismo, più o meno strisciante, la loro unica ragione di vita. 

Sosta ‘ignorante’ perché tutti si sono trasformati in economisti e magistrati e non solo sui social: gente che già da come scrive e commenta capisci che può avere battesimo o patente B come massimi titoli di studio e che non ha mai sostenuto un esame di Economia o di Giurisprudenza. D’altronde il vecchio motto è sempre buono: “la mia Università è stata la strada!”. “E si vede benissimo appena apri bocca” - aggiungo io.

Sul caso Acerbi in particolare, gli ignoranti e i fanatici li ho visti da una parte e dall’altra, sia chiaro, perché da parte interista chiunque continui a ritenere che senza una prova certa e visuale non si possa squalificare Francesco Acerbi dimentica che nello Sport, a differenza che nella Giustizia Ordinaria, esiste l’inversione dell’onere della prova, quindi è l’accusato, cioè Acerbi, a dover provare la sua innocenza, non la Magistratura Sportiva a dover provare il reato e che non server la certezza oltre ogni ragionevole dubbio, ma è sufficiente un certo grado di probabilità di colpevolezza. Per non parlare di chi ignora completamente il significato delle prove indiziarie e che nemmeno si è preso la briga, prima di bofonchiare, di leggerne il significato sul Dizionario. 
L’unica cosa in cui può sperare Acerbi è che finisca con il classico “è la mia parola contro quella di Juan Jesus”, per non andare secchi alle 10 giornate di squalifica, ma la vedo dura, a meno che Francesco durante l’audizione in Procura non abbia modificato il suo atteggiamento, cosa che al momento non risulta.

Per lui quello che ha detto non è insulto diverso da un ‘vaffa’, ma non mi aspetto che di questi tempi la Procura accolga la sua versione. 
Con questo spero davvero che la carriera di Acerbi non sia finita, Inter o meno: Francesco è già uscito da un inferno ben peggiore e, una volta scontata la pena, non vedo perché non debba tornare in campo.

Poi c’è il tema Zhang-Oaktree, altra meravigliosa palestra per gli ‘ignoranti’, dove ogni giorno vediamo scatenarsi social Premi Nobel dell’Economia, che si capisce chiaramente che non hanno mai letto manco il Bilancio del loro condominio. Nessuno ha mai negato che l’Inter abbia i debiti e una situazione finanziaria da monitorare. Solo che ha fatto comodo agli ignorantoni mettere tutto insieme, anche vicende personali di Steven Zhang che nulla c’entrano con l’Inter e che sull’Inter non avranno alcuna ricaduta. 

E’ normale che un creditore, China Construction Bank in questo caso, cerchi di aggredire i beni del suo debitore per rivalersi. Peccato però che Zhang non possieda alcun bene in Italia e che non percepisca nemmeno uno stipendio come Presidente di FC Internazionale. 
Tornando all’Inter, l'escussione del pegno e il subentro del fondo Oaktree nel club, come successo al Milan con Elliott, mantenendo la dirigenza in essere fino all'eventuale cessione della società, per la quale potrebbero passare anche uno o due anni, è una possibilità, che vale esattamente come un nuovo rifinanziamento di Steven Zhang con altri interlocutori. 

Comunque, passata la lunga sosta dell’ignoranza, ecco la certezza: l’Inter tornerà in campo a Pasquetta a San Siro con l’Empoli con un vantaggio in doppia cifra sul Milan e da lì inizierà il conto alla rovescia, inevitabile, ineluttabile, ineludibile, inesorabile per qualcuno, già pronto all’espatrio.