L’Inter si prende la coppa da squadra più forte

L’Inter si prende la coppa da squadra più forteTUTTOmercatoWEB.com
giovedì 12 maggio 2022, 11:46Editoriale
di Lapo De Carlo

Battere la Juventus tre volte consecutive su quattro partite, conquistare due coppe contro i bianconeri e in modalità tanto emozionanti non ha prezzo. Inzaghi conferme le sue qualità sulla gara secca e attitudini che possono migliorare già dalla prossima stagione, nel caso l’Inter si trovasse nuovamente a lottare per lo scudetto.

La conquista di questa coppa ha una straordinaria importanza, dopo 11 anni senza questo trofeo e ripaga in parte per una stagione che poteva andare anche meglio se si considera il potenziale, superiore al temuto, dopo il disastroso inizio d’estate del 2021.
Perisic è stato l’eroe della serata, nel bene con i due gol che hanno deciso la finale, nel male con la dichiarazione che sa di addio polemico, una dichiarazione inopportuna, simile per certi versi a quella rilasciata da Milito al termine della finale col Bayern nel 2010.
Vincere ha aiutato anche a stemperare la tensione di Lautaro, furibondo per la sostituzione e pazzo di gioia dalla panchina per i gol del croato.

La notte di Inter-Juventus era iniziata con l’incontro tra i presidenti Andrea Agnelli e Steven Zhang, le parole di circostanza di Inzaghi e Allegri e la notizia dell’assenza di Bastoni, verso il quale si nutriva molto più di una speranza di poterlo impiegare dall’inizio.
La partita impiega poco tempo a stapparsi perché alla prima occasione Barella si libera dalla marcatura di Cuadrado e fa partite un destro a giro imprendibile fuori dell'area: Perin sorpreso e, tifosi interisti in festa.
Per venti minuti l'Inter è in pieno controllo della gara ma, come accaduto per tutta la stagione, non appena abbassa il ritmo va in sofferenza. Due le occasioni più pericolose per i bianconeri, arrivate da Dybala e soprattutto da Vlahovic stoppato da una grande parata di Handanovic.
Dopo 35 minuti la squadra di Inzaghi torna a farsi viva con due tiri da fuori area, il primo di Calhanoglu ribattuto dalla schiena di un difensore, il secondo di Brozovic sparato alto sopra la traversa. Il primo tempo si chiude con un vantaggio meritato e una condotta più che sufficiente.

Nella ripresa nessuno avvisa i giocatori nerazzurri che la gara è ripresa e così la Juventus ne approfitta con due gol in otto minuti.
Il doppio ko è tanto sorprendente da lasciare inebetiti giocatori e tifosi. La reazione tarda ad arrivare e dopo 20 minuti Inzaghi fa addirittura un triplo cambio con Correa al posto di Dzeko, Dumfries al posto di Darmian e Di Marco per D’Ambrosio.
Le cose non cambiano, il ritmo è spezzettato e non si riesce a collezionare un occasione serie che sia una, almeno fino al 70° quando Di Marco trova l’angolo ma anche la deviazione di un difensore bianconero.  L’Inter va finalmente in forcing e mette la Juve in difficoltà. Per cinque minuti la squadra di Allegri non esce dalla propria area e alla fine arriva il meritato gol del pareggio, grazie ad un calcio di rigore per un fallo ingenuo su Lautaro in area. L’inerzia è definitivamente dalla parte nerazzurra ma la squadra non ne approfitta e nel finale Inzaghi cambia Lautaro e Calhanoglu, i due rigoristi, per mettere Vidal e Sanchez.
Si va ai supplementari, con il timore di essere trascinati ai rigori ma in area bianconera De Vrij viene toccato e il var evidenzia lo sgambetto ai suoi danni. Perisic va sul dischetto e realizza con sicurezza. 3-2!
Poco dopo l’apoteosi, con il supergol ancora di Perisic che sull'imbeccata di Dimarco lascia rimbalzare il pallone, controlla col destro e tira di sinistro gelando Perin.

Il godimento è al superlativo assoluto, mentre Allegri perde la testa, cerca addirittura di arrivare a contatto con la panchina nerazzurra e viene espulso. Da quel momento è accademia.
La gioia è pari alla consapevolezza di essere la squadra più forte d’Italia. La partita di Bologna ha probabilmente rovinato tutto ma ora ci sono ancora due partite nelle quali c’è il solo obbligo di riprendere le energie e giocarsi le chance residue. Resta il fatto che l’Inter si presa soddisfazioni che a luglio e agosto sembravano impensabili e battere così la Juventus certifica una crescita importante, a prescindere dal fatto che dovrà essere ancora confermata.
Intanto questa serata resta nella storia
Amala

© foto di www.imagephotoagency.it