"L’Inter non può fare mercato a gennaio, vergogna!"

"L’Inter non può fare mercato a gennaio, vergogna!"TUTTOmercatoWEB.com
sabato 6 gennaio 2024, 10:55Editoriale
di Fabrizio Biasin

A un bel punto Buchanan è arrivato. E stiamo parlando del giovine centrocampista canadese. E stiamo parlando del “sostituto” di Cuadrado a destra. E stiamo parlando di sette milioni più tre di bonus da pagare al Bruges. E stiamo parlando del primo (e forse unico) acquisto di gennaio 2024 dell’Inter. E ci permettiamo di credere che questa sia una scelta più che giusta, perché è vero che in attacco c’è chi ancora fa fatica, ma è altrettanto vero che il gruppo ha già dimostrato di avere una gran voglia di aspettare tutti, soprattutto i due o tre componenti della rosa che sono attualmente più in difficoltà. E se un gruppo da 45 punti in 18 giornate vuole fermamente questa cosa, non si capisce per quale motivo avrebbe senso rompere le balle a lor signori.

Ma non è questo il punto. Il punto è che c’è chi petula, zabetta, puntualizza, condanna senza appello: “Che vergogna l’Inter! Compra a gennaio pur avendo tutti quei milioni di debiti!”. E allora tocca precisare.
L’Inter ha una situazione debitoria certo non semplice che prima o poi andrà quantomeno aggiustata, ma che allo stesso tempo c’entra nulla con le strategie portate avanti dal managment dell’area sport nerazzurra. 
Quelli, i dirigenti, sono costretti da tre anni a chiudere in attivo (in alcuni casi “pesante attivo”) sessioni di mercato decisamente non semplici. Accadrà così anche quest’anno: al termine del prossimo mercato estivo davanti alla voce “acquisti/cessioni” nella migliore delle ipotesi vedremo indicato uno zero, altrimenti un più. È successo nel 2021, poi nel 2022, nel 2023 invece è arrivato il famoso zero e ci è sembrato il Carnevale di Rio. Tre anni di plusvalenze concrete, sacrifici bestiali, monte ingaggi in diminuzione, faticosissime rinunce. 

Questo per dire cosa? Che giudicare il singolo acquisto come un attentato alla “giustizia dello sport” è parecchio sciocco, soprattutto se si comprende (basta un neurone, non di più) che certi inserimenti sono eseguiti esattamente per generare nuove e future plusvalenze e dare una sistemata ai conti.

Il fatto che l’Inter rimanga squadra competitiva “nonostante tutto” dovrebbe essere visto come un grande merito, così come il modello gestionale portato avanti dai dirigenti dovrebbe essere preso ad esempio. E invece no, c’è chi continua a urlare “L’Inter non può comprare il canadese!” e così facendo genera una confusione devastante, sopratutto nelle menti dei più sprovveduti che credono a qualunque puttanata venga loro raccontata.

Ecco, l’idea che l’Inter non possa/debba far mercato perché ha centinaia di milioni di quattrini prestati da un fondo, equivale a dire che io, tu e tuo cugino non possiamo investire nelle nostre rispettive attività perché - che ne so - abbiamo acceso un muto per comprare casa. 

Ben capite che si tratta di un ridicolo cortocircuito mediatico subdolamente buttato in piazza per attizzare gli immancabili complottisti, quelli che faticano anche a leggere il loro 730 ma sanno tutto di fatturati e bilanci di multinazionali e colossi vari. Morale: bastano un paio di articoli addobbati con i giusti aggettivi per generare e/o alimentare indicibili casini senza un vero perché (o forse con tanti veri perché, ma meglio lasciar perdere…).

Ecco, il consiglio è sempre lo stesso: non fatevi fottere dagli avvelenatori di pozzi e lasciate che a parlare siano i fatti: quelli contabili, quelli del campo.

Siamo al giro di boa, forza noi.