L'Inter ha cancellato definitivamente il passato. Prima coi fischi a Lukaku, poi col gol di Thuram
Milano può accoglierti subito, ma può anche chiuderti la porta in faccia. E paradossalmente l'Inter ha fatto di tutto per far sì che questa sera avvenisse un vero e proprio passaggio di consegne. Prima coi fischi a Romelu Lukaku, il passato è stato cancellato di rabbia, per più di due ore il belga è stato tartassato da tutta San Siro. Risultato? Pochissime palle sfiorate, nulla di più. Poi è arrivato quel gol di Marcus Thuram che ha chiuso definitivamente un capitolo doloroso: meglio passare oltre, senza soffermarsi troppo.
Passando alla partita, l'Inter ha rischiato la beffa. Non la meritava, sia chiaro: la squadra di Simone Inzaghi ha dominato e analizzando bene la gara avrebbe dovuto vincere con almeno due o tre gol di scarto: la Roma non si è mai vista davanti, soltanto Cristante è riuscito a spaventare Sommer con una mezza girata in area. Poi per il resto la banda nerazzurra ha spazzato via i giallorossi, senza mezzi termini.
Dunque? Partiamo dal principio. I tre punti sono stati strameritati, per tutto quello che si è visto in campo. E sono arrivati forse nel miglior modo possibile, con il gol del nuovo che avanza. Il vecchio, ormai nel cassetto, s'è visto poco. Anzi, per niente.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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