Inter campione d'inverno tra gli agitatori di folle. Scelte arbitrali? C'è chi ci sguazzerà per settimane

Inter campione d'inverno tra gli agitatori di folle. Scelte arbitrali? C'è chi ci sguazzerà per settimaneTUTTOmercatoWEB.com
domenica 7 gennaio 2024, 18:55Editoriale
di Lapo De Carlo

La sintesi di Inter-Verona è che l’Inter sta bene ma non benissimo, ha un grosso problema con Sanchez e Arnautovic, una volontà di ferro e un bruttissimo clima che gli stanno creando intorno, speculando in modo pericoloso, nella fattispecie su una gomitata di Bastoni, con toni che non hanno niente di civile.

Per quasi 75 minuti è stata una partita intensa ma decisamente in controllo. Dall’ingresso di Arnautovic la partita ha fulmineamente cambiato aspetto. Si è tolta il trucco e ha rivelato la sua natura folle. Le dinamiche che hanno portato al 2-1 sono determinate da una condotta di gara che ha risaltato una mancanza di brillantezza. In tutte le iniziative è mancato l’ultimo passaggio, la precisione e il Verona era ben predisposto, nonostante fosse subito andato sotto.

La gara è stata ben governata, anche se ad inizio ripresa Suslov aveva messo i brividi con un bel tiro dalla distanza, approfittando della difesa distratta. La sfida era comunque in controllo ma più amministrata che alla ricerca del raddoppio, sfiorato in occasione del tiro di Calhanoglu. Dopo il pari degli ospiti Arnautovic, al quale va tutta la simpatia umana, è però stato l’artefice plateale del mancato raddoppio. Prima respingendo involontariamente una palla forse destinata ad entrare, nemmeno fosse Lukaku, poi riuscendo a mancare di testa il cross di Acerbi ad un metro dalla porta. Un fatto che ha immediatamente suscitato una reazione di sconforto generale, perché è evidente che all’Inter manchi una vera terza punta. Un’operazione che il club non può fare e sta condizionando in parte la stagione. Anche perché fino a quando le cose non sono decisive ci si lamenta e finisce lì.

Nel complesso l’Inter gioca un buon calcio, le trame sono ordinate e, a tratti, spettacolari ma se il ritmo è meno di vertiginoso, l’intensità cala anche se di poco, la manovra ne risente e gli avversari di turno difendono più facilmente. La partita più bella dell’anno in termini di spettacolarità era stata contro l’Udinese, nella gara successiva una flessione contro la Real Sociedad. Poi la vittoria in casa della Lazio, dopo la quale è arrivata l’eliminazione in Coppa Italia, una partita accettabile con il Lecce, il pareggio opaco col Genoa e la vittoria soffertissima di ieri. La speranza è che la minicrisi fisica, che fisiologicamente arriva implacabilmente ogni anno, sia attualmente in corso. Se così fosse sarebbe una splendida notizia per come la squadra la sta affrontando. La squadra di Inzaghi è campione d’Inverno e, per quello che può valere, è una notizia incoraggiante.

L’informazione generalista e militante sguazzerà per settimane sulle decisioni arbitrali, rinfacciando all’Inter di essere “aiutata”. Non si tratta necessariamente di malafede ma di polarizzazione dell’opinione, uno squilibrio acchiappa click e la volontà artata di rendere l’Inter il cattivo del film, replicando una forma di calciopoli all’infinito, evocando una cospirazione filo nerazzurra, mentre altrove ci si vittimizza.

Il gol del Verona è nato da un contatto su Arnautovic che ha conteso un pallone a Magnani, il quale ha spinto da dietro con le due mani l’attaccante nerazzurro. Il motivo secondo il quale non sarebbe stato annullato il gol verrebbe (forse) dal fatto Arnautovic ha anch’esso trattenuto la maglia del suo marcatore.

All’89° l’Inter ha l’occasione di andare in contropiede per tornare in vantaggio ma Fabbri ferma l’azione per un fallo  inesistente di Arnautovic su Folorunsho. Barella e Lautaro erano lanciati in un due contro due ma il Var, se non c’è un gol, non può intervenire.
In occasione del gol di Frattesi, Bastoni usa il gomito in reazione alle provocazioni di Duda che lo aveva spintonato due volte in area per provocarlo, il fallo avrebbe dovuto essere senz’altro sanzionato (ma la sceneggiata del difensore veronese è tipica del nostro Campionato).
Se Duda non avesse dato vita a quella commedia, restando a terra per farsi vedere dall’arbitro, si sarebbe occupato proprio di Bastoni, che con la traversa ha partecipato all’occasione del gol.
 
Il punto è che non sarebbe difficile per nessuno riconoscere eventuali vantaggi arbitrali se le calunnie e i deliri, formato insulti, non fossero liberi di essere espressi. La frustrazione dei cospirazionisti che urlano nelle piazze digitali: “Marotta League” e giornalisti (o presunti tali) che, totalmente privi di etica, sulle loro pagine aizzano i tifosi con parole da querela, rendono la discussione più un luogo di tribuni che cercano il consenso, trovandolo facilmenteGli stessi che sostengono che Calciopoli fosse un’invenzione ora la agitano dando all’Inter (all’Inter…santo cielo) un potere politico impareggiabile.
Farebbe sorridere se non dicessero sul serio, dando vita ad una sassaiola verbale senza sosta.

A questo proposito Sogliano, il direttore sportivo del Verona o viene squalificato o si deve pretendere che venga aperta un’indagine, visto che parla senza mezzi termini di volontà preordinata: “qualcuno più in alto della VAR ha deciso che doveva andare così". O ai tesserati (e ai giornalisti) viene impedito di parlare come al bar o non stupiamoci che la gente creda ciecamente nella malafede e perda la ragione vomitando gli insulti di queste ore.

E siamo solo a metà stagione.