Il derby è il derby. E vincerlo significherebbe dare la spallata decisiva al Milan

Il derby è il derby. E vincerlo significherebbe dare la spallata decisiva al MilanTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 2 febbraio 2022, 20:05Editoriale
di Filippo Tramontana

Ed eccoci qui ad aspettare il sabato che ora dopo ora si avvicina sempre più. Parafrasando il Pezzali di tanti anni fa si potrebbe dire “…sta per finire un altro week end così poi aspetteremo il week end…”.

Non ci nascondiamo dai, l’ansia sta salendo per tutti e giorno dopo giorno sarà sempre peggio fino a quando l’arbitro non darà il tanto atteso fischio d’inizio.

Il derby è sempre il derby, la rivalità è troppo forte per non sentire questa partita vibrare nelle vene e quando poi di mezzo c’è la classifica e la lotta scudetto il discorso diventa ancora più complicato.

Stiamo rivivendo quest’anno la stessa situazione vissuta la scorsa stagione. La partita con il Milan arriva più o meno nello stesso periodo con il distacco in classifica pressoché invariato rispetto alla graduatoria di un anno fa.

Lo scorso campionato l’Inter si presentò alla stracittadina del 21 febbraio con un punto in più rispetto ai rossoneri e il risultato fu un secco 3-0 che fece volare l’Inter a +4 e ricacciò il Milan in lotta per il quarto posto valevole per la Champions.

Oggi siamo allo stesso punto, anzi la squadra di Inzaghi sabato scenderà in campo con quattro punti in più del Milan con una partita in meno. Vincere questo derby per l’Inter significherebbe dare una spallata forse decisiva al Milan mandandolo a -7 sempre considerando il match che i nerazzurri dovranno recuperare contro il Bologna.

C’è tensione, tanta, perché dall’altra parte della medaglia se per noi dovesse andare male il Milan prenderebbe fiducia e rimarrebbe attaccato a quel sogno scudetto ad oggi ancora molto vivo.

Mancano 3 giorni, da un lato sono tanti dall’altro molto pochi. Quando si avvicina LA partita non si può mai vivere una settimana serena, si comincia a pensare a come potrebbe essere la gara, a come stanno i giocatori e a che periodo stanno vivendo le squadre, senza contare l’incognita dei sudamericani di ritorno dalle nazionali fattore che contribuisce ad alzare i livelli di tensione che accompagna le nostre giornate.

Ci tocca aspettare, prendere una camomilla la sera prima di andare a dormire e provare a concentrarsi su altro.

Ci hanno pensato però Marotta e Ausilio ad addolcire la nostra attesa con un mercato di gennaio molto interessante.

L’arrivo di Gosens è stato un fulmine a ciel sereno, uno di quei colpi a sorpresa a cui la dirigenza ci ha abituato da Hakimi in poi. L’esterno tedesco è un colpo pazzesco considerando anche le cifre dell’affare. Il lungo infortunio subito a inizio stagione ha contribuito a far sbiadire il ricordo della qualità esibita fino all’anno scorso da questo fortissimo giocatore. Gosens sarà il dopo Perisic e il futuro della fascia mancina di Inzaghi.

Ma la società non si è fermata al colpo da prima pagina e ha continuato la sua campagna di rafforzamento con l’acquisto del “fedele” Caicedo punta di cui mister Inzaghi aveva assolutamente bisogno soprattutto dopo l’infortunio di Correa.

Ma Marotta e Ausilio hanno sfruttato la finestra di gennaio di mercato per programmare anche la sessione estiva. Carnevali ha praticamente svelato l’acquisto di Scamacca e Frattesi: ( “L’Inter è arrivata per prima, e le grandi squadre fanno così”,) mentre per quanto riguarda il difensore la corsa è in pieno svolgimento con Bremer, cercato da tante squadre, in pole position.

Insomma la prima settimana di sosta dal campionato non è stata certo noiosa, quella che stiamo vivendo ha i colori del derby di Milano e una tranquillità che purtroppo non esiste.