Come può lo scoglio arginare il mare? L'Inter deve vincere contro una Juve troppo brutta per essere vera

Come può lo scoglio arginare il mare? L'Inter deve vincere contro una Juve troppo brutta per essere veraTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 15 novembre 2023, 22:58Editoriale
di Patrick Iannarelli

Io vorrei... Non Vorrei... Ma se vuoi...possiamo pure parlare di calcio. E il calcio giocato spesso differisce da quello chiacchierato, da bar sport. L'Inter vince, convince, ma soprattutto lo fa con molta maturità. La Juventus invece è troppo brutta per essere vera, non riesce ad esprimere un concetto di gioco che sia uno: poi è vero pure che i risultati fanno la differenza e banalmente possono chiudere ogni discussione, ma le prime dodici giornate hanno creato un solco abbastanza netto. 

Juventus e Inter sono davanti le insegutrici, macinano punti e vittorie. Fanno pure gol, il problema sta proprio nei numeri: 29 quelli dell'Inter, 19 quelli bianconeri. È vero anche che venti vittorie per 1-0 e venti per 4-1 portano allo stesso numero di punti, almeno in campionato, ma la differenza è sostanziale. Un concetto che non ricalca minimanente il tifo, anzi: per mancanza di idee, tempi e risorse la Juventus sta attraversando un momento di transizione, turbolento se consideriamo anche le vicende Fagioli-Pogba. Mancano le certezze, si fa fatica sul campo, al di là delle vittorie: i bianconeri sono lontanissimi da quanto fatto vedere nei nove anni consecutivi in cui sono andati a dama, non riescono a digerire facilmente il calcio basico di Allegri, l'undici in campo gira a fatica, come un ingraggio inceppato. Per carità, ci può stare una stagione di ricambio generazionale, ma la differenza mai quanto questa è volta è abbastanza palese. 

Possono sembrare parole a caso, da tifoso, ma in realtà la mancanza di una visione a lungo raggio negli scorsi anni ha portato a un depotenziamento di una rivale, una squadra che ha sempre fatto paura se si va oltre al puerile campanilismo. La prima Juventus di Allegri giocava, dominava anche nell'addormentare le partite. La seconda Juventus, sempre di Allegri, fa fatica a impostare il gioco, difende con l'affanno, non riesce ad esprimere nemmeno quella concretezza tipica del tecnico livornese. Si è vero, vince sempre con un gol di scarto. Ma fa fatica anche col Cagliari, cosa che in passato non accadeva minimamente. 

Motivo per il quale l'Inter avrà un solo compito al ritorno in campo: azzannare la preda, far capire che da qualche anno le gerarchie si sono ribaltate. La società nerazzurra forse ha peccato troppo d'ottimismo negli ultimi anni, la costruzione della rosa è stata condizionata dalla gestione societaria e dai paletti economici. Eppure l'Inter è sempre stata lì, è riuscita in qualche modo a cambiare man mano i pezzi senza indebolire troppo la rosa. Resta la gestione a corto raggio (non muso), restano i dubbi sull'instant team creato che tra qualche anno rischia di essere rivoluzionato nuovamente. Ma l'occasione è troppo ghiotta per essere sprecata: l'Inter esprime calcio, ha saputo anche soffrire rispetto al passato, è riuscita a maturare e ad adattarsi alla partita. La Juventus è fedele solo e soltanto a un Cholismo Allegriano troppo netto, troppo poco malleabile. E le squadre poco malleabili - chiedere all'Inter di due anni fa, ma pure a quello dello scorso anno -, rischiano di rimanere stritolate dalle proprie convinzioni, dal proprio credo. 

Dunque, come può lo scoglio arginare il mare? Al campo, ai posteri e al football la solita ardua sentenza