Ci siamo, finalmente: senza vittoria col Napoli addio al sogno Scudetto
Ci siamo, l’attesa è finita e, dopo la bellezza di 52 giorni, torneremo a soffrire per la nostra Inter.
La fine della pausa Mondiale ci restituisce una squadra in buona forma ma con una spada di Damocle alzata sopra la testa molto pesante e difficile da respingere. Per Inzaghi non ci saranno scappatoie, se si vuole riaprire il campionato e quindi rimanere in corsa, si dovrà per forza vincere.
Il Napoli ha l’occasione, vincendo, di estromettere una rivale dalla lotta per il primo posto già a gennaio e Spalletti farà di tutto per sfruttarla. La capoclassifica ha poco da perdere e potrà gestire la partita in una maniera più tranquilla rispetto ai nerazzurri.
Inzaghi però avrà delle frecce in più al suo arco rispetto alla prima parte di stagione.
L’allenatore nerazzurro dopo una lunga attesa, facendo gli scongiuri del caso, potrà contare di nuovo su Lukaku. Il belga è da considerarsi, a tutti gli effetti, un nuovo acquisto dato che, dal momento del suo ritorno a Milano ad oggi, ha giocato solo 5 partite tra campionato e Champions League.
Su Romelu si basava la costruzione di tutto il progetto di questa stagione, non averlo mai a disposizione è stato un vero problema per Inzaghi risolto solo in parte dal grande contributo di gol e di prestazioni di Dzeko.
Lukaku sarà un valore aggiunto e la sua voglia di ripagare la lunga attesa dei tifosi sarà un fattore importante per la sua motivazione, l’obiettivo è quello di vivere un 2023 diametralmente opposto a un 2022 quasi da dimenticare.
Inzaghi sorride a denti stretti, sa che il momento è molto delicato e che il futuro in campionato si gioca in questi prossimi 90 minuti, non sarà una passeggiata gestire la pressione e gli umori della squadra dopo una così lunga sosta.
Sappiamo tutti quanto sarà importante un ritorno di Lukaku a buoni livelli, ma non si deve sottovalutare il fatto che la squadra potrà sempre contare su Edin Dzeko sempre più leader carismatico e su Lautaro Martinez fresco campione del mondo.
El Toro è tornato con l’entusiasmo di un bambino, si porta sul petto l’invidiabile coccarda iridata diritto di chi vince un Mondiale e il suo livello di fiducia e autostima ora è ai massimi. Il numero dieci nerazzurro ha ammesso di aver avuto problemi seri alla caviglia che, per fortuna, ora sono definitivamente superati. Vuole giocare Lautaro, vuole essere decisivo fin da subito anche se, ovviamente, la condizione fisica dopo i festeggiamenti mondiali non può essere pari a quella di Dzeko, sempre presente ad Appiano per allenamenti e amichevoli.
L’attacco, con il recupero di Correa, per la prima volta sarà al completo. L’unico neo, in questa ripresa, è di nuovo l’assenza di Brozovic. Il croato ha saltato buona parte di inizio stagione e, dopo il recupero in Qatar, ha avuto un altro problema che lo lascerà qualche tempo ai box. Nella sfortuna la fortuna di Inzaghi è di avere già una buona esperienza di gioco senza il suo play. L’abbassamento di Calhanoglu ha prodotto ottimi risultati in termini di gioco e il suo impiego da regista basso ormai non è più da considerarsi un esperimento ma una vera e propria scelta tattica.
Credo che, nonostante le opinioni, una sconfitta (forse anche un pareggio) stasera contro il Napoli possa significare l’abbandono delle speranze scudetto, 14 punti (o ancora 11) sarebbero un ostacolo insormontabile anche in caso di lungo filotto (tutt’altro che scontato) di vittorie nelle partite successive. Ma la cosa a mio avviso importante, al di là del risultato, sarà ritrovare quella compattezza di squadra che nella prima parte di stagione spesso abbiamo smarrito. Non c’è solo il campionato da affrontare, il 18 si giocherà un derby che assegnerà un trofeo e poi, a cascata, arriveranno anche gli impegni di Champions contro il Porto senza tralasciare la Coppa Italia di cui l’Inter è detentrice. E’ una stagione strana lo sappiamo ma va giocata e onorata al meglio, sempre con l’obiettivo di migliorare il migliorabile.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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