Brozovic via a poco? In un bilancio contano anche i soldi risparmiati, non solo quelli incassati!
Il tormentone di questi giorni, diffuso soprattutto dai non-interisti ma all’amo abboccano al solito anche alcuni dei nostri, è che alla fine l’Inter abbia svenduto Brozovic. Fermandosi alla superficie dell’operazione, come fanno spesso i tifosi che non hanno mai esaminato un bilancio in vita loro, può pure sembrare così, ma in realtà c’è molto di più.
Marcelo Brozovic, dopo un tira e molla francamente anche un po’ ridicolo, alla fine ha scelto, non so quanto obtorto collo, i 100 milioni in tre anni che gli garantirà l’Al-Nassr che lo ha presentato con lo slogan: “Lo volevano tutti, lui ha voluto noi!”
Oddio, ad essere sinceri, Brozovic lo voleva solo il Barcellona, o meglio il suo allenatore Xavi, perché proprio nelle ultime ore il Presidente blaugrana Joan Laporta ha spiegato che non c’erano i soldi per formulare un’offerta seria all’Inter e che l’ex-milanista Franck Kessie, che avrebbe potuto portarli, a tutt’oggi non ha avuto richieste.
Sia chiaro, non sono tra coloro, che di solito stanno dall’altra parte del Naviglio, pronti a coprire di improperi un calciatore che decide per soldi di abbandonare la mia squadra, augurandogli il peggio possibile.
Ovviamente mi riferisco ai casi di Donnarumma e a Çalhanoğlu.
Sono anzi convinto che sulla carta l’Inter perda un top-player che dovrà sostituire al meglio e per questo sono dispiaciuto di non poter più contare su Brozovic. Però, come nel caso di Skriniar, mi pare ormai acclarato che ci sia stato anche dell’altro e che i rapporti tra l’Inter e Brozovic si fossero intesiti da tempo. Marcelo non ha neppure fatto molto per nasconderlo attraverso i suoi social, ma i torti non stanno mai da una parte sola. Certamente lui non ha gradito che, pur avendo firmato addirittura a marzo quando da gennaio avrebbe potuto accasarsi altrove, con l’arrivo di Çalhanoğlu si sia progressivamente trovato ad essere meno considerato di prima, mentre all’Inter non è piaciuto che da ottobre abbia cominciato a far flanella per prepararsi al meglio al Mondiale e che, quando si è infortunato, abbia preferito rivolgersi ai medici del Milan, anziché a quelli dell’Inter: un suo diritto ‘costituzionale’ per carità!
Comunque, se devo dirvela tutta, non avrei mai scommesso che Brozovic, dopo la firma dell’ultimo contratto, sarebbe rimasto all’Inter fino alla sua scadenza, visti i 36 milioni garantiti in tre anni. E se proprio volete saperlo dall’anno prossimo non scommetto neppure su Bastoni, Lautaro o Barella, perlomeno a lunga gittata. Brozovic sarebbe rimasto all’Inter fino a 34 anni con un costo tale da risultare invendibile e quindi l’Inter ha deciso di anticipare i tempi. Stupisce che, a parte il Barcellona, nessuno si sia davvero lanciato su di lui, che nell’ultima finale di Champions a Istanbul ha dimostrato di essere top player di caratura europea. Chissà, magari il suo ruolo che lo porta a percorrere molti chilometri all’interno della stessa partita ha fatto pensare ai più che l’inizio del calo fisico possa essere dietro l’angolo, ma magari si sbagliano tutti e Brozovic continuerà a correre per altri cinque anni. Certamente per indole lui gioca un calcio molto più dispendioso in copertura e costruzione di tanti altri centrocampisti e questa ad oggi è pure la sua forza.
Quel che è certo è che al posto suo negli ultimi tempi aveva ormai preso stabilmente a giocare Çalhanoğlu e l’Inter ha fatto una valutazione tecnica ma soprattutto economica, perché in realtà, al di là dei 18 milioni incassati, ma ci dovrebbero essere un paio di altri milioni di bonus, l’Inter risparmia 36 milioni secchi nei prossimi tre anni ed essendo Brozovic oggi a bilancio a poco più di 500mila euro fa una plusvalenza immediata di 17 milioni e mezzo. Insomma per chi ha studiato in senso lato i concetti economici di danno emergente e lucro cessante, non esiste solo il denaro preso ma anche quello non sborsato. E tra guadagno e risparmio, ora l’Inter può permettersi l’assalto ad un centrocampista, sicuramente sulla carta meno valido, ma sicuramente meno costoso.
Ora quanto rimpiangeremo Brozovic? Me lo sono chiesto anche per altri. Per esempio quando l’Inter non ha rinnovato il contratto a Perisic, quando ha perso per inferiorità finanziaria il duello di mercato con la Juve per Bremer e quando Skriniar ha scelto di andare a Parigi, straziando i cuori nerazzurri.
Ebbene, da lì ho visto Perisic smettere di fare assist e gol al Tottenham, rimpiazzato alla grandissima da Federico Dimarco, Bremer guardare la finale di Champions sul divano di casa sua mentre il bistrattato Acerbi annullava Haaland e Darmian ad ogni partita cancellare con la gomma Skriniar, fino a farlo andar via dall’Inter come un panchinaro qualunque.
Quindi, cari interisti, mi riferisco solo a quelli tutti Social e mai Stadio, riflettete un attimo prima di frignare anzitempo come al solito.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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