BAR ZILLO - Siamo imperfetti, siamo incompleti. Ma siamo l'Inter e qui non si molla niente
Provate, proviamo tutti insieme a chiudere gli occhi per un istante. Provate, proviamo a immaginare che nulla di quanto conosciamo sia accaduto. L’Inter non ha vinto lo scudetto, l’ex tecnico di Lecce non si è mai seduto sulla nostra panchina, l’ex centravanti è rimasto a fare il cambio a Manchester sponda United, Hakimi un miraggio e nulla più. Lo so, sembra una stronzata di proporzioni inimmaginabili, però provateci, proviamoci. Riapriamo gli occhi, leggiamo ben bene le formazioni delle partecipanti al prossimo campionato. Leggiamole e rileggiamole, è importante: davvero pensate a un’Inter da quinto/sesto posto? Mi dite quali sarebbero, per carità ciascuno vede e vive il pallone a modo suo, le squadre sulla carta, sempre di carta parliamo, più forti e complete di quella nerazzurra? Tante e tali da relegarci in comesichiama quella roba lì voluta da Ceferin, Conference League?
Ora, esagerazioni a parte, mi rendo conto di come l’Inter sia ancora incompleta, se volete imperfetta. Ma il portiere, tra uno scivolone e una paratona, non influisce certo sulla classifica finale, non Samir. La difesa, il terzetto di centrali, non so se sia possibile collocarlo tra i primi tre d’Europa: per me sì ma, così non fosse, diciamo quarta o quinta posizione e nessuno, in Italia, ha tre centrali così forti e affiatati. Perisic discontinuo quanto volete, se si sacrifica per la causa diventa imprevedibile, bene per noi intendo, Darmian fa il proprio con coscienza e abnegazione. Non sarà Maicon, ma quanti Maicon nascono calcisticamente e ogni quanto? Brozo è Brozo, nel bene e nel male, nel suo sbracciarsi nervosamente, nel caracollare che ti incazzi pure ma è l’uomo in più, quello a cui guardano i compagni. Aggiungiamoci Barella, vogliamo ancora parlare di Barella e del fatto che arriva da Cagliari (cit)? Sensi, se sta bene vogliamo parlare di Sensi e del fatto che arriva da Sassuolo (cit)? – casomai il problema è se fisicamente rende per un tot di partite e non si ferma una settimana sì e anche quella dopo – Calhanoglu, avete mai letto i numeri di Calhanoglu prima di definirlo mediocre? Sarà indolente, mah, intanto ogni 180 minuti o segna o fa segnare, sono statistiche mica invenzioni del sottoscritto. Davanti Dzeko è anziano? Sarà, io Dzeko lo prendo sempre, anziano o meno. Lautaro è IN-DI-SCU-TI-BI-LE punto. In panca Simone Inzaghi, tre trofei in cinque anni di Lazio ma tanto sono coppette, che noi manco sapevamo come ci si arrivava in finale di quelle coppette.
Siamo imperfetti. Siamo incompleti. Siamo quel che volete. Ma siamo l’Inter, e qui non si molla niente.
Ripartiamo, come se nulla fosse accaduto.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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