BAR ZILLO - Rinnovo sì, rinnovo no, se famo du spaghi

BAR ZILLO - Rinnovo sì, rinnovo no, se famo du spaghiTUTTOmercatoWEB.com
sabato 6 novembre 2021, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Che palle. Che incommensurabile tritamento di zebedei. Ormai i rinnovi - veri, presunti, immaginari - sono diventati leitmotiv delle discussioni pallonare, un po’ come quando a tenere banco esisteva il famigerato fair play finanziario, indiscutibile spauracchio delle tifoserie di tutto il pianeta, un paio di squadre a parte ma lì spostati che mi vien da ridere: generazioni e generazioni turbate da numeri, bilanci, ammortamenti, plusvalenze, bisogna cedere per 30, 40 o 50 milioni, pena la gogna mediatica, frustate economiche senza un perché, impossibilità di operare sul mercato, praticamente la fine di una Società.

Oggi la pandemia ha bloccato la più inutile soluzione, presunta, ai problemi finanziari delle Società calcistiche, mi vien da dire era ora. Passata la festa gabbato lo santo l’attenzione, improvvisamente, si è spostata sulla problematica rinnovi. Soldi zero, inutile girarci intorno, fantasticando ora di quel fondo che ci compra ora dell’altro: parliamo di realtà, cose palpabili, appartenenti al quotidiano. Succederà, non si sa quando, di trovare l’interessato all’acquisto di Effecì Internazionale? Bene, ne chiacchiereremo. Situazione non dietro l’angolo pare, indiragionpercui argomento insignificante.

L’Inter, tanto bistrattata la scorsa estate e ancora oggi per qualcuno sul filo del rasoio, orlo del burrone, scegliete l’immagine che maggiormente vi aggrada, tomo tomo cacchio cacchio sta cercando di rinnovare contratti pesanti appartenenti a calciatori pesanti. In ordine di apparizione è toccato a Lautaro Martinez tanto per chiarire che no, spiace, qui non si sbaracca niente. Certo, i soliti potranno, correttamente, pensare a quanto poco valga, oggigiorno, un contratto nel favoloso mondo pallonaro: ma, non scordiamocelo, fino a pochi mesi fa il ragazzo di Bahia Blanca veniva additato come il partente, il sacrificato, mica bacia la maglia lui, mica appartiene alla categoria dei capipopolo lui, vuole solo andare a giocare con Messi, gliene frega niente del nerazzurro, a lui. Prolungare potrà non voler dire nulla però, a mio parere, significa tantissimo. Ora Barella. Poi vedremo gli altri.

La cosa lievemente fastidiosa, se proprio proprio devo trovare il pelo nell’uovo, è l’ossessivo rimarcare i problemi rinnovo giusto nella settimana del derby: a giudicare da Tiraspol però, sembrano interessare zero, che so, al Brozo di turno.

Alla prossima.