BAR ZILLO - Poco per volta

BAR ZILLO - Poco per voltaTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 12 settembre 2022, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Insomma, col Toro la si sfanga all'ultimo respiro per una giocata, pensa tu, di due tra i peggiori in campo, fino a quel momento a tratti perfino indisponenti con questa mania del muovere le braccia sconsolati o cazziare tutti i compagni di squadra, indistintamente. Non è stata una bella partita, diciamocelo in camera caritatis: anzi, a ben vedere per una settantina di minuti circa l'Inter ha giocato male, a tratti malissimo, tenuta a galla da qualche parata di Handanovic, poi ciascuno la vede come vuole, io parlo per me, e da Lautaro Martinez che sta trasformandosi, pian piano, in qualcosa più di un semplice campioncino. E chissenefrega se non segna per quattro partite: il pallone è fatto di corsa, fatica, sudore, aiuto ai compagni, pressing, calci presi e dati. Ecco, il giovanotto di Bahia Blanca fa tutto questo perciò, domando scusa, se non segna per un mese di fila non mi interessa minimamente, ci sono altri preposti a farlo e che passeggiano per il campo, al contrario di Lautaro.

Inzaghi ha vinto la partita, su questo non ci sono dubbi: l'ho scritto nell'ultimo editoriale, non parlo mai del ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, perciò il concetto del cosa sarebbe accaduto se Barella non avesse inventato, letteralmente, un pallone per Marcelo che di punta segna mettendo a referto un gol tanto bello quanto fondamentale per il prosieguo del cammino nerazzurro non mi tange né riguarda. Cercando di analizzare un filo più approfonditamente la partita parlando del modo di stare in campo dei nostri eroi beh, lo confesso, caschiamo tra il male e il malissimo.

Cosa mi fa sperare per il futuro? Che finiamo la partita correndo, sempre. Evidentemente la scelta è stata carichi importanti di lavoro, poco sprint. Pagherà? Non lo so. Per adesso, pur non facendo bene - non raccontiamo balle almeno tra di noi - siamo sempre nel gruppone di testa in attesa di piazzare la zampata, alla faccia di chi non ci ama. Però, tornando a qualche riga fa, non siamo messi bene sul prato verde: spesso gli altri corrono più di noi, spesso non ci aiutiamo, spesso perdiamo distanze tra i reparti. Ma, a onor del vero col Toro, pur ballando per molti minuti, abbiamo chiuso in crescendo e il gol di Brozo fa restare l'ambiente unito e compatto. Dobbiamo arrivare alla sosta senza scossoni ulteriori. Ora testa alla Champions, sarà difficile ma non si deve mollare niente.

Alla prossima.