BAR ZILLO - Niente marottese stavolta
Ieri ha parlato Beppe Marotta. E, quando parla, l'Amministratore Delegato nerazzurro lo fa con cognizione di causa: a volte raccontando quelle bugie bianche che tanto gli piacciono – ce lo ha candidamente confessato non più di un paio di settimane or sono – a volte, al contrario, andando piatto piatto, non c'è né tempo né spazio per i girotondi, le mezze frasi, le allusioni o il chiacchiericcio tanto caro alle comari del paesino. Sicché ha parlato, Beppe Marotta. Argomentando con risposte chiare e nitide punto dopo punto, domanda dopo domanda. Un'intervista a trecentosessanta gradi, senza sotterfugi o finte scappatoie: venderà, l'Inter? Sì, venderà. La difesa potrebbe essere il reparto da cui verrà sacrificato il partente. Perché, parole e musica di Beppe nostro, mica mie, è più facile reperire un difensore forte sul mercato rispetto a un attaccante di pari valore, tra le righe mica troppo Lautaro Martinez diventa incedibile, a meno dell'offerta con tre cifre prima degli zeri ma a quel punto vale tutto.
Chiaro, il pensiero di chiunque è corso, senza la minima ombra di dubbio, a Skriniar, l'anima nerazzurra, il capitano in pectore, l'uomo al quale non rinuncerei mai, per tutto l'oro del mondo. Ma io faccio il tifoso quindi posso limitarmi, tuttalpiù, a supplicare la dirigenza interista. Le scelte, anche quelle dolorose e questa sarebbe dolorosissima, spettano a loro, non ai tifosi. Oltretutto, va sottolineato, Marotta ha bellamente parlato di Gleison Bremer, promesso sposo in attesa di una semplice chiamata da Viale della Liberazione: lui è lì, ad aspettare. Ha rifiutato altre destinazioni, vuole l'Inter. E l'Inter, con ogni probabilità, avrà. Stiamo parlando di un ragazzo premiato come miglior difensore del campionato di calcio appena concluso.
Un mese domani, e sembra un'eternità. Sì, dai, insomma, abbiamo capito un po' tutti che qualcosa bisognerà fare in uscita: non si tratta però di plusvalenze, Marotta non ha mai nominato quel termine. Ha parlato, più semplicemente, di attivo di mercato. Sono ignorantissimo in materia ma credo si stiano toccando argomenti completamente diversi. Ha ribadito il tentativo nerazzurro per Lukaku e Dybala, ha preso Bellanova dal Cagliari: sta costruendo una squadra più giovane e economicamente sostenibile. Quindi, memori dei recenti trascorsi, direi di farlo lavorare in pace. Il futuro, come al solito, ci racconterà di scelte giuste o sbagliate.
Alla prossima.
Testata giornalistica Aut.Trib.di Milano n.160 del 27/07/2021
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