BAR ZILLO - La Superlega come il bambinetto che porta il pallone. Il calcio romantico è finito

BAR ZILLO - La Superlega come il bambinetto che porta il pallone. Il calcio romantico è finitoTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 19 aprile 2021, 11:31Bar Zillo
di Andrea Losapio

Non amo l’autoreferenzialità nella vita di tutti i giorni, ancor meno nello sport. Non mi piace la figura del bambinetto che va ai giardini con la palla sotto il braccio e decide lui chi gioca e chi no, che la palla è mia e comando io. Ecco, l’idea della SuperLeague (o SuperLega senza scomodare esterofilie nel linguaggio) concepita come orticello mio dove comando io non mi attrae particolarmente - una sorta di primo regolamento è già stato scritto ma dubito non sia soggetto a cambiamenti temporali, magari anche da presto per non dire subito –.

Pensandoci bene mi sorge spontanea una domanda, facciamo anche riflessione: oggi, con oggi intendo oggi, la Champions che roba è? Una manifestazione dove vincono sempre le stesse, favorite dal Fair Play Finanziario che ha scavato un solco non colmabile tra alcuni club – gli eletti o i più ricchi, che tanto anche se non lo rispetti paghi una multa e amici come prima – e altri – Inter e Roma massacrate da intransigenti regole studiate appositamente nonsicapiscebenepercosa o, meglio, si capisce il dover controllare i bilanci, corretto, poi però non si devono fare figli e figliastri – con munifici sponsor corollario alla manifestazione e gran parte del denaro a finire nelle casse di Nyon, che la Champions la organizzo io e decido io.

L’UEFA, negli anni, ha cercato di introitare quanto più possibile, e la presunta nuova versione della Champions va nella direzione di maggiori profitti. Comprensibile, dunque, l’alzata di scudi da parte del massimo organismo del calcio europeo, che vede improvvisamente scomparire dodici squadre con un bacino d’utenza, stando alle ultime rilevazioni, di 2 miliardi di tifosi nel mondo, cento più cento meno. E’ una situazione davvero ingarbugliata, anche perché le federazioni nazionali si sono schierate con Ceferin e compagni, così pare. Altra domanda: se veramente a Milan, Inter e Juventus non sarà permesso di partecipare al campionato nazionale, ad esempio, quanto varranno i diritti venduti alle televisioni? 

Insomma, non è un rebus semplice da risolvere. Appare chiaro di come si tratti di una guerra economica, magari anche politica per certi aspetti. Siamo appena agli inizi, ma una cosa è evidente: da qualunque parte la si guardi, il calcio romantico è finito. Chiuso. Terminato.