BAR ZILLO - La Juventus non fa più paura

Era il 3 febbraio 2001 quando a Bergamo la Juventus cadeva per l’ultima volta. L’Atalanta non era l’Atalanta di oggi, programmata per entrare tra le prime quattro ogni stagione o almeno provare a farlo, arrivò settima quell’anno proprio dietro le due milanesi, i bianconeri persero lo scudetto a favore della Roma, due sole lunghezze tra i giallorossi e Madama, con un vero e proprio squadrone a disposizione.

Oggi la Juve ha seri problemi, inutile starci a girare intorno: il campionato, già una chimera, viene salutato definitivamente. Ma il problema più grave, per Pirlo e i suoi ragazzi, è riuscire ad entrare in Champions. Dando un’occhiata al calendario beh, insomma, non c’è da stare allegri (potete anche usare la maiuscola, se volete): Parma potrebbe essere un brodino, poi però il trittico Firenze, Udine, Milan in casa mica troppo. È difficile capire dov’è il problema dei bianconeri. Cioè, non è particolarmente difficile ma, in soldoni e senza farla troppo lunga, raccontiamo il centrocampo juventino dell’ultima finale Champions col Real: Alex Sandro, Khedira, Pjanic, Dani Alves a supporto di Dybala, dietro l’accoppiata Mandzukic-Higuain. Quattro anni orsono, mica dieci. Oggi a Bergamo, nella zona più importante del campo, giostravano McKennie, Bentancur, Rabiot dietro a Dybala acciaccato, Morata e Chiesa, evitando di scomodare la prestazione di Arthur, salutato come il salvatore della patria e raramente decisivo.

Ora è dura, francamente dura, tutte le squadre hanno capito che la Juventus è battibile, con o senza Cristiano Ronaldo, forse investimento sbagliato sportivamente parlando se guardiamo i risultati dell’ultimo triennio. Così, a naso, alla fine la Juve entrerà nell’Europa dei grandi: ma dovrà faticare, nemmeno poco, perché nessuno le regalerà nulla. A cominciare da mercoledì sera.