BAR ZILLO - La Coppetta logora chi non ce l’ha

BAR ZILLO - La Coppetta logora chi non ce l’haTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 26 maggio 2023, 07:45Bar Zillo
di Gabriele Borzillo

Insomma, col successo di mercoledì sera Steven Zhang diventa, incredibile ma vero, il terzo Presidente più vincente della storia nerazzurra per numero di trofei conquistati: ovviamente dal conteggio resta fuori il prossimo appuntamento, quello del 10 maggio all’Ataturk di Istanbul (qualcuno si offende se dico che non mi sembra particolarmente idoneo ad ospitare una finale Champions con quella pista di atletica nel bel mezzo?): la coppa dalle grandi orecchie, il sogno di ogni società pallonara europea, la manifestazione più importante al mondo a livello di club, poche balle. Nulla ne sfiora l’imperiale solitudine, Libertadores compresa. Però il mondo non si ferma alla Champions: così come, lo stesso mondo, non si ferma agli scudetti nazionali. Esistono altri trofei, forse meno importanti per storia e lignaggio ma, comunque sia, utili a far sì che il nome della squadra vincente abbia risalto e giri per il globo terracqueo. Chi ha vinto la coppa Italia? L’Inter. Chi ha vinto la Supercoppa italiana? L’Inter. Ah, ma questo è capitato la passata stagione. No, guarda, è successo ancora, secondo anno di fila. Eehhh, ma che vuoi, sono portaombrelli ingombranti, poi che me ne frega, non interessano. Vi diranno anche questo, ci sta. Del resto, è meglio non vincere nulla, sia mai che poi ci si debba vergognare per quel paio di coppette in più: molto meglio restare con la bacheca vuota e il palmarès intatto, tanto si vince l’anno venturo. Forse.

Esopo docet, la favoletta della volpe e dell’uva va sempre di moda, presente ogni qual volta il tuo avversario vince e tu, accidempoli, resti a piedi. Io, al contrario, appartengo alla vecchia scuola: non si butta via niente e, qualunque sia la manifestazione a cui partecipi, cerchi sempre di onorarla provando ad arrivare in fondo, preferibilmente con l’intento di vincere. Se devo partecipare per il gusto di farlo beh, son sincero, non è che la cosa mi appassioni più di tanto. Poi, certo, ci sta anche perdere, fa parte del gioco, fa parte dello sport: filosoficamente potrei scrivere fa parte anche della vita. Quindi mi esalta l’idea di andare a giocarmi la finale di Champions League anche da sfavorito, o presunto tale: ho partecipato, sono arrivato in fondo. 

Quindi sì, per chiudere, la coppa Italia appena conquistata la metto in bacheca e me la tengo stretta. Appartiene alla mia storia, alla storia del club per cui faccio il tifo, è frutto di fatica e concentrazione. Spiace per chi non comprende, è un problema loro.

Alla prossima.